Spaventoso incendio devasta un colorificio

MEDUNA DI LIVENZA. Un incendio ha parzialmente distrutto un colorificio che si trova nella zona industriale di Meduna di Livenza, al confine con la provincia di Pordenone. Le fiamme si sono sviluppate, nel pomeriggio di ieri, dal magazzino della Gba Color srl ed in poco tempo hanno distrutto una parte del capannone che, oltre alla zona stoccaggio, ospita gli uffici e i laboratori.
Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, giunti da diversi distaccamenti, ha salvato, invece, l’area della produzione.
I danni sono molto ingenti: si parla di milioni di euro in fumo. I tecnici dell’Arpav, intervenuti sul posto, si sono subito messi al lavoro per effettuare i rilievi e capire l’entità dei danni da inquinamento. Pare completamente scongiurato il pericolo che il terreno sia stato contaminato dalle circa 60 tonnellate di vernici stoccate nel magazzino bruciato. Le ampie vasche dell’azienda hanno infatti bloccato gli sversamenti sul terreno.
Diverso, invece, il discorso sulla nube tossica che si è sprigionata nell’aria. «Sono preoccupata ed attendo l’esito delle rilevazioni dell’Arpav», ha precisato il sindaco di Meduna di Livenza Marica Fantuz, accorsa nella zona industriale assieme al suo vice Ilario Moschetta.
Sulle cause i vigili del fuoco non si sbilanciano: ogni ipotesi rimane aperta. Dal corto circuito al surrriscaldamento di qualche presa. Si indaga a 360 gradi, non escludendo nemmeno il dolo anche se il titolare del l’azienda Flavio Anzanello, 49 anni, di Porcia, precisa: «Nemici non ne abbiamo. Non voglio nemmeno prendere in considerazione una simile ipotesi». E a scongiurare l’ipotesi del dolo c’è anche il fatto che non sono stati trovati segni di effrazione sugli infissi dell’azienda di Meduna.
L’allarme è scattato poco dopo le 16. È a quell’ora che alcuni residenti della zona sentono degli scoppi provenire dalle fabbriche di via Enrico Fermi ed alcuni automobilisti vedono una nube di fumo alzarsi da un’azienda della zona. Al centralino del 115 arrivano una decina di telefonate che segnalano l’incendio in atto.
Un grosso incendio che si alza dal tetto della Gba Color di Meduna, un’azienda di via Fermi specializzata nella produzione di vernici. In poco tempo, la zona industriale di Meduna si riempie dei mezzi dei vigili del fuoco. I primi ad arrivare sono le squadre dei pompieri di Motta di Livenza, ai quali si affiancano poi i colleghi di Treviso, Pordenone e Gaiarine. Una task-force di 12 mezzi e 25 uomini che riescono a circoscrivere in poco più di un’ora l’area dell’incendio, evitando che il rogo assuma proporzioni più grandi.
Le fiamme sono partite dall’area dove si sviluppano gli uffici ed il magazzino della Gba Color, dove, secondo una prima sommaria stima, erano stoccate qualcosa come 60 tonnellate di vernici, un mix per il 60 per cento di solvente e 40 di acqua. I vigili del fuoco, pur riuscendo presto a circoscrivere l’incendio, hanno lavorato sino a sera per avere ragione delle ultime fiamme e dei numerosi focolai dell’incendio.
I danni sono molto ingenti ed hanno riguardato anche una ditta confinante e si parla di una cifra di qualche milione di euro, coperti da assicurazione. I vigili del fuoco non si sbilanciano sulle cause del rogo. Al momento è difficile riuscire a capire il punto esatto da dove è partito l’incendio. Magazzino, uffici e laboratorio sono stati distrutti in modo particamente uniforme.
Timori e perplessità, invece, sulla nube tossica sprigionata nell’aria. I tecnici dell’Arpav sono arrivati sul posto poco dopo le 18 e si sono subito messi al lavoro per effettuare i rilievi. «Attendo con ansia i risultati», ha detto il sindaco «anche se ho ricevuto rassicurazioni dai vigili del fuoco». La colonna di fumo era visibile sino all’autostrada e dalla strada provinciale Pordenone-Oderzo.
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