Sono sei i “natalini” e a Tolmezzo Emma è la più veloce
Altri fiocchi negli ospedali di Udine, Palmanova e San Daniele A Davide e i suoi genitori il miele dell’apicoltore Gigi Nardini

Udine 26 Dicembre 2017. Nato il giorno di Natale. © Foto Petrussi
Sono in tutto sei i bambini nati quest’anno nel giorno di Natale, in provincia di Udine. Al “Santa Maria della Misericordia” di Udine, lunedì, si è brindato due volte. Di uno dei natalini, i genitori non hanno voluto fornire alcun tipo d’informazione. Per l’altro, che si chiama Davide ed è venuto al mondo alle 23.32, invece, la mamma Rosaria D’Agata, originaria di Catania e infermiera in ospedale, e il papà Fabrizio Cucchedda, originario di Cagliari e impiegato in città, dove vive ormai da anni, hanno scelto di condividere la felicità della nascita non soltanto con i fotografi, ma anche con l’apicoltore di Cividale, Gigi Nardini, che come da tradizione si è presentato al reparto di Ostetricia e ginecologia con una confezione di miele e altri prodotti della sua azienda. Il piccolo pesava 3 chili 190 grammi.
Sono due i fiocchi appesi anche al punto nascita dell’ospedale di Palmanova. Il primo a venire alla luce è stato, alle 20.42, Laerte Pittioni che ha decisamente giocato d’anticipo, essendo il suo arrivo previsto per l’11 gennaio. È nato il giorno di Natale accolto a braccia aperte da mamma Gloria Tumiotto, educatrice, e da papà Tristano, che lavora in un’azienda agricola di Cormòns. A dargli il benvenuto anche il fratellino di quattro anni. Laerte: un nome importante per il piccolo, il nome di uno degli Argonauti, padre di Ulisse. «Lo ha scelto mio marito – spiega la mamma –, che è molto legato a una tradizione del nostro paese, Orsaria. Qui molte persone portano nomi che rimandano alla storia antica, alla mitologia o alla letteratura del passato. Non è un caso che mio marito si chiami Tristano e il nostro primo figlio Marzio». Laerte è un frugoletto di 3 chili e 85 grammi, per 50 centimetri di lunghezza. A lui mamma e papà augurano un futuro di felicità e di salute, che lo porti a trovare la propria strada nel mondo. «Ringrazio il personale che mi ha assistita – conclude Gloria –. Ho partorito qui il mio primo figlio e sono tornata, perché mi ero trovata proprio bene. E questa volta è andata ancora meglio. Le nuove sale e la professionalità del personale sono davvero eccellenti».
Le fa eco Mirabela Daniela, la mamma di Jasmine Nicole, nata alle 23.06 del 25 dicembre. Lei e il papà Mauro, entrambi operai residenti nel Manzanese, hanno scelto l’ospedale di Palmanova perché ne avevano sentito parlare in modo positivo. «Mi hanno trattata benissimo – racconta – e mi hanno accompagnata con grande gentilezza durante il travaglio, mettendomi a disposizione la sala a mia scelta, la musica della radio e perfino dei profumi». La piccola Jasmine Nicole è arrivata puntualissima. Era attesa per il giorno di Natale e così è stato. «Questa è la dimostrazione che Babbo Natale esiste – ha aggiunto la mamma –. E mi ha portato il più bel regalo della mia vita». La piccola pesa 3 chili 140 grammi ed è lunga 50 centimetri. Anche a lei i genitori augurano una vita felice in cui possa realizzare i propri sogni.
Ad aprire le danze, alle 9.44, all’ospedale civile Sant’Antonio Abate di Tolmezzo, era stata Emma Balloch, un batuffolo rosa di 3 chilogrammi 472 grammi, venuta alla luce per la gioia di mamma Agnese Selenati, 37 anni, originara di Sutrio, e papà Fabrizio, 42, nato a Milano e residente a Magnano in Riviera. «Ho scelto un parto naturale – ha commentato felice la mamma, che lavora in un negozio di ottica, mentre Fabrizio è impiegato in una ditta locale -. È stata dura, ma la gioia immensa di stringere Emma al petto mi ha ripagato di tutto».
Di lì a poco, e per l’esattezza alle 10.28, al reparto di ostetricia e ginecologia del Sant’Antonio di San Daniele, è toccato a Armaan Singh emettere il primo vagito. Uno splendido bambino atteso per il giorno di Santa Lucia e che invece ha preferito aspettare Babbo Natale per portare il sorriso sul volto dei genitori Parneet Kaur e Kulpreet Singh, entrambi originari del Punjab, in India, e da molti anni residenti in regione, a Gradisca di Sedegliano. Al momento della nascita, avvenuta con taglio cesareo, il bimbo pesava 3 chili e 206 grammi. Secondo la tradizione indiana, il piccolo, essendo maschio, prende il cognome del papà, la sorellina maggiore Shaina, di 4 anni, invece ha quello della mamma, Kaur. Un arrivo molto atteso quello di Armaan per la famiglia indiana: dal Punjab, da circa un mese erano arrivati anche i nonni paterni ansiosi di conoscere il loro nuovo nipotino. Il padre, classe 1979, in Italia da una decina di anni, ha sempre abitato in provincia di Udine e lavora come magazziniere alla Cepparo spa di Flaibano. La madre, del 1987, si è ricongiunta al marito circa 6 anni fa. Anche la loro primogenita era nata all’ospedale di San Daniele. «In questo reparto ci siamo trovati benissimo – affermano i genitori –: qui abbiamo trovato una ambiente sereno e familiare, oltre che professionisti molto preparati».
(hanno collaborato
Anna Casasola e Gino Grillo)
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