Sono 717 le presenze ai centri estivi nel Medio Friuli

Paola Beltrame / CODROIPO
Partono a buon ritmo nel Medio Friuli i centri estivi, con i bambini felici di incontrare i loro amici, anche se il gioco dovrà rispettare una serie di vincoli.
Ma per arrivare all’obiettivo, tanto è stato l’impegno delle famiglie, alle prese con l’iscrizione online, i rincari delle rette e – non ultima – la paura del contagio.
Non da meno lo sforzo degli organizzatori per rispettare regole mutevoli, predisporre spazi contingentati, formare il personale; notevole, inoltre, l’onere economico per i Comuni dell’ambito medio-friulano, ai quali per i centri estivi delegati all’Azienda pubblica di servizi alla persona “Daniele Moro” ogni frequentante costa 65 euro a settimana, spesa che i sindaci in assemblea hanno assunto nei propri bilanci per abbattere in parte i 120 euro a settimana previsti.
Saranno rimborsati questi soldi agli enti locali? La Regione ha consentito l’invio di una manifestazione di interesse per ottenere il contributo, ma quando arriverà e di quale consistenza sarà ancora non è dato sapere.
Le adesioni sono state a macchia di leopardo: in alcuni Comuni si registra il flop, mentre in altri le iscrizioni sono superiori a quelle previste nel sondaggio preventivo rivolto alle famiglie, avviato online sul sito dell’Istituto scolastico comprensivo.
Il sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, riferisce di ben 717 “presenze” registrate complessivamente ai centri estivi dell’Asp Moro, di cui 141 a Codroipo (sono conteggiati non gli iscritti, ma la frequenza ai turni, di mattina e pomeriggio).
I corsi sono gestiti dalla cooperativa Vives, per conto dell’Asp Moro, in 9 degli 11 Comuni dell’ambito. Più precisamente, il centro Asp di Castions di Strada ha 29 iscritti; 35 sono a Bertiolo (con laboratori di musica, inglese e immagine), 38 a Mortegliano; 51 a Mereto di Tomba (nel prossimo turno 64; collaborano Protezione civile e associazioni); a Sedegliano 27, inoltre 40 alla materna locale.
Camino al Tagliamento non aderisce al progetto Asp Moro in quanto si avvale della collaborazione della parrocchia: «Le iscrizioni non sono concluse – spiega il sindaco Nicola Locatelli –, ne prevediamo una quarantina».
A Varmo, invece, a causa delle scarse adesioni non solo non parte il centro estivo comunale, ma neppure quello della scuola materna parrocchiale: «Tanta confusione nelle informazioni e tanta paura – afferma il sindaco Sergio Michelin –, così le famiglie si sono organizzate con i nonni o tra vicini».
A Lestizza il primo cittadino Eddi Pertoldi conta soltanto 8 iscritti: «Sono stati preferiti i centri sportivi – sottolinea –, che subiscono minori vincoli e restrizioni».
Infatti, i due centri sportivi organizzati dall’associazione Atletica 2000 e dalla Polisportiva a Codroipo contano 45 frequentanti ciascuna (e 15 a Rivignano): le rette sono meno care perché le disposizioni sono meno restrittive rispetto all’attività definita come centro estivo.
Sempre a Codroipo, alle iniziative predisposte dalla parrocchia Santa Maria Maggiore, coordinate da don Daniele, aderiscono 105 bambini e ragazzi, per una capienza che potrebbe essere di 170 posti (l’anno scorso hanno frequentato in 400).
La scuola materna Stella del mattino ospita 30 bimbi, l’asilo del Belvedere altrettanti, il nido d’infanzia comunale 40, sono 15 al centro attivato dalla parrocchia di Goricizza.
C’è chi a Codroipo ha scelto la natura e gli animali: 30 alla fattoria didattica Orto delle api, altrettanti all’agriturismo Al casale.
Record per le tante iniziative a Talmassons: 77 adesioni al centro Asp Moro, 30 alla Cometazzurra e altrettanti alla scuola materna Caparini, altri 40 al nido di Flambro e ai Piccoli passi di Sant’Andrat; il Comune interviene per un ulteriore 20% del costo a favore dei piccoli fino a 6 anni. —
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