Modi di dire, battute e stereotipi: sui social si ride con l’Ai che parla friulano
Grande successo per l’account friuliartificiale, che su Instagram e TikTok pubblica contenuti in marilenghe creati con l’Ai generativa. L’admin: «Così portiamo la nostra cultura sul digitale»

“Fuarce Friûl”, dice l’astronauta dopo un mayday nella navicella spaziale. "Fuarce Friûl” dice un turista dopo aver individuato la cosa più bella di Trieste nel treno per tornare a Udine. "Fuarce Friûl” dice un mulo, dopo aver ascoltato un detto che, diciamo così, non ne esalta le doti intellettive. Sì, è l’intelligenza artificiale.
Le mani e la mente dietro queste pillole di magia sono quelle di Simone Dreosto, 47enne di Spilimbergo, admin di friuliartificiale, account che dallo scorso agosto dispensa reel di saggezza friulana su Instagram e Tik Tok. Una serie di video generati tramite l’intelligenza artificiale interamente in friulano, in cui vengono sottolineati in chiave ironica detti, atteggiamenti e modi di fare tipici del patrimonio culturale del territorio.
«Ma è solo un hobby – racconta – nella vita faccio tutt’altro». Dreosto infatti si occupa dell’area commerciale di un’azienda attiva nel campo dei lubrificanti: quello per l’ai è un interesse nato per lavoro, mentre quella per la lingua friulana è una passione che lo accompagna da sempre. «L’idea è nata dopo aver visto i video di napoletaniartificiali (pagina che crea reel ironici sulla cultura partenopea, ndr): mi sono detto, “perché non fare qualcosa di simile con la friulanità?”».
Così è nata la pagina friuliartificiale, che in un paio di mesi ha già superato i 6 mila follower su Instagram. «L’obiettivo principale – spiega Dreosto – è contribuire a tramandare la cultura friulana anche sul digitale. Divulgandola sui canali social, si possono raggiungere anche i più giovani».
Quanto ai contenuti, la pagina pubblica video di vari generi, con un denominatore comune: il friulano. Ci sono riferimenti alla saggezza popolare, alle abitudini, ai vizi e alla lingua. «I video con detti o modi di dire sono quelli che piacciono di più – spiega Dreosto. Mi scrivono in molti per richieste e suggerimenti, anche da fuori il Friuli».
Fra tutti, c’è un video a cui l’admin è più legato: «Si tratta di una scena ripresa da un video comico che ha almeno trent’anni. Un ciclista sta bevendo l’acqua da un piccolo canale di campagna. Viene avvicinato da un contadino che lo avverte: “Non farlo, l’acqua è infestata dai topi. Il ciclista risponde, in dialetto triestino, di non aver capito. A quel punto il contadino, ribatte: “Ho detto bevi piano, l’acqua è fredda”».
Naturalmente, scherzare su un argomento così importante come la cultura di un territorio, sui social può infastidire e generare tensioni. Per questo, a differenza di pagine omologhe, Dreosto cerca di evitare di pubblicare contenuti volgari, riuscendo a contenere al minimo video potenzialmente offensivi: «Una volta una mamma mi ha scritto per dirmi che il bambino generato dall’Ai era uguale a suo figlio, e la cosa le dava fastidio. L’ho subito cancellato».
L’Ai e il friulano
Ma quali sono le difficoltà di utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per creare contenuti in una lingua meno diffusa. «Sicuramente è più complicato far parlare l’ai in friulano rispetto ad altre lingue: prima di ottenere il risultato desiderato spesso serve lavorarlo più volte. Però il software migliora a vista d’occhio. Ultimamente mi è capitato che io scrivessi il testo friulano con degli errori, e che l’Ai mi abbia corretto».
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