Scoperta una rete di spaccio a Pordenone: ordinate sei misure cautelari
Le indagini della polizia di stato hanno individuato 1500 cessioni al dettaglio. In totale sequestrati 7 kg di marijuana, 150 grammi di cocaina, 100 grammi di hashish e 51 mila euro.

Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Pordenone ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e ai decreti di perquisizione locale e personale, emessi dal tribunale di Pordenone Sezione Gif, nei confronti di sei persone di nazionalità domenicana, albanese ed italiana.
Gli indagati, tutti residenti in questa provincia, sono responsabili di acquisto e cessione di stupefacenti del tipo cocaina in quantità non modica, per i quali la Procura ha ravvisato il pericolo di reiterazione delle condotte contestate in quanto attuate abitualmente, per tutto il periodo di durata delle indagini, con modalità “professionali”.
I provvedimenti sono stati emessi all’esito di un’attività investigativa avviata dalla squadra mobile della Questura di Pordenone a partire dal 2023, svoltasi mediante attività sia di osservazione, controllo e pedinamento che di carattere tecnico, che ha consentito d’individuare l’esistenza di un gruppo delinquenziale dedito in via sistematica e continuativa allo spaccio di sostanze stupefacenti, attivo nella provincia di Pordenone.
Ai predetti sono stati contestati ben 64 capi di imputazione relativi al sodalizio criminoso dedito in maniera stabile allo spaccio di stupefacente. Alla data di chiusura dell’attività di indagine sono state accertate circa 1500 cessioni di sostanza stupefacente al dettaglio.
Dei sei indagati, due sono stati rintracciati a Perugia e sottoposti a misura e perquisizione da personale della Squadra Mobile locale; uno è stato rintracciato presso la sua abitazione di Fontanafredda e sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria; uno è stato rintracciato presso la sua abitazione di Vajont e sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di residenza; infine, per due, risultati irreperibili, sarà richiesto un mandato di arresto internazionale.
Nel corso delle indagini si è proceduto a sette arresti in flagranza, di cui sei di persone diverse dagli odierni destinatari delle misure, ed accertati ben 1500 cessioni di stupefacente. L’attività ha consentito di sequestrare sette chilogrammi di marijuana, 150 grammi di cocaina, 100 gr. di hashish e 51 mila euro.
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