Slogan sugli stupri, ci sono i primi iscritti nel registro degli indagati

L'indagine riguarda i fatti avvenuti sia alla discoteca Kursaal di Lignano Sabbiadoro che nel ristorante di San Daniele del Friuli "Jonny Luanie". Le ipotesi di reato formulate sono istigazione a delinquere e incitamento all'odio razziale.

UDINE. L'indagine avviata dalla Procura di Udine all'indomani della vicenda del cosidetto "centro stupri" con protagonisti otto ragazzi e che ha portato alla chiusura della discoteca Kursaal di Lignano e del ristorante Jonny Luanie di San Daniele e ha portato all'iscrizione di otto persone nel registro degli indagati. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Claudia Danelon.

La vicenda ha, come detto, come protagonista un gruppo di ragazzi che si sono fatti fotografare con delle magliette con scritto "centro stupri", scritta che è stata fatta riprodurre anche sul cartello del tavolo prenotato in discoteca.

Ecco chi sono i primi indagati per le magliette e gli slogan "Centro stupri"

L'indagine riguarda i fatti avvenuti sia alla discoteca Kursaal di Lignano Sabbiadoro che nel ristorante di San Daniele del Friuli "Jonny Luanie". Lo confermano fonti della Procura di Udine, secondo cui alla lista potrebbero aggiungersi altri nomi. Le ipotesi di reato formulate sono istigazione a delinquere e incitamento all'odio razziale.

Per approfondire la vicenda

Intanto in mattinata la Digos ha ascoltato Tommaso Gasparini stampa magliette da sette anni a Lignano, che ieri aveva rilasciato un'intervista al nostro giornale.

La rivelazione: «Ho stampato io quelle magliette: ho sbagliato, dovevo rifiutare»
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