Sirti, ok dei dipendenti al contratto di solidarietà che azzera gli esuberi
Via libera all’intesa raggiunta al ministero del Lavoro sulla vertenza Sirti. Riuniti ieri in assemblea, i lavoratori del cantiere di Basiliano hanno votato a favore dell’ipotesi di accordo dando mandato al sindacato di tornare al ministero mercoledì, per la firma definitiva.
Su 75 lavoratori in forze hanno votato in 53, dei quali 47 per il “sì” che apre le porte, anche in Friuli, al contratto di solidarietà, alle riconversioni interne del personale e, ancora, alle uscite incentivate.
Ed p grazie a questi strumenti che gli 833 esuberi dichiarati dall’azienda a livello nazionale, 20 dei quali - va ricordato - all’interno del cantiere di Basiliano, non si trasformeranno in altrettanti licenziamenti.
A livello nazionale la solidarietà interesserà 2.500 su 2.700 lavoratori del reparto Telco, tutti e 75 quelli a libro paga del cantiere friulano. «Abbiamo raggiunto un ottimo compromesso – ha dichiarato ieri, a margine del referendum, il delegato Rsu Fim, Daniele Oddo –. Visto come eravamo partiti possiamo stare contenti. Avevamo un obiettivo e l’abbiamo messo a segno: zero esuberi».
Soddisfatto anche il nazionale di Fim, Marco Giglio, che ieri ha preso parte all’assemblea rincuorando i lavoratori sulla riduzione della busta paga per effetto della solidarietà, che prenderà il via dal 20 maggio prossimo. «Partiremo da una riduzione media nazionale del 22%, fino a un tetto massimo del 35%, che scenderà progressivamente – ha sottolineato Giglio – mano a mano che ci saranno i prepensionamenti».
Al sì dei lavoratori di Basiliano, ieri, si sono aggiunti quelli dei colleghi al lavoro nei cantieri Sirti del Veneto. Lunedì e martedì toccherà, infine, alle sedi pugliesi, napoletane, romane e milanesi chiudere il valzer referendario: e se il verdetto sarà confermato, mercoledì l’accordo sarà siglato in via definitiva al ministero. —
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