Silenzio e anima a teatro: un passato presente

LICEO SCIENTIFICO GRIGOLETTI PN. Chi dice che un teatro “di provincia” non può portare in scena spettacoli di livello culturale elevato?
È il caso del teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, esempio reale di come si possa unire un cartellone gradevole al pubblico ad un programma interessante e non banale.
Ultimo esempio, l’esibizione di Giancarlo Simonacci di martedì 1 aprile presso la tranquilla Sala Ridotto dal titolo “John Cage, la musicalità del silenzio”.
L’iniziativa promossa dal direttore artistico M° Maurizio Baglini riesce a trasmettere tutta la passione e l’emozione dell’esecutore mentre ripropone Sonate ed Interludi dell’artista americano.
L’innovazione e l’attualità del tema rimangono invariate ad oltre cinquant’anni dalla loro composizione, anzi, riescono a lasciare lo spazio, tra il silenzio e le note del pianoforte preparato (tecnica per cui vengono inseriti vari oggetti fra le corde) per un’introspezione nell’anima dell’ascoltatore.
Cage e le sue influenze hanno avuto l’alto merito di rinnovare la concezione musicale del Novecento e rendere la musica contemporanea eternamente moderna, ricca di spunti per chi la apprezza oggi.
Il teatro Verdi, nella stessa ottica, per far partecipe il pubblico locale delle meraviglie musicali che rimangono entusiasmanti ancora oggi, riproporrà la Passione Secondo Giovanni di Bach eseguita dal Münchener Bach Chor & Orchester nella serata di venerdì 11 aprile.
Al Teatro Verdi di Pordenone con Giancarlo Simonacci c’è stata dunque un ottima occasione per apprezzare una delle migliori produzioni europee in un teatro che così “di provincia” non è.
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