Sicurezza, gruppo su WhatsApp Messaggi per difendersi dai ladri

L’ha proposto un ex consigliere comunale. A San Giovanni del Tempio venti iscritti in poche ore «Scambiamo informazioni, se vediamo qualcosa di sospetto avvertiamo le forze dell’ordine»
Di Chiara Benotti

SACILE. Contro i furti e le emergenze è nato il gruppo WhatsApp a San Giovanni del Tempio: 20 adesioni in 24 ore. «Un gruppo di controllo e di solidarietà civica contro i ladri che in passato hanno razziato il quartiere – dice l’ispiratore Antonio Pantano, ex consigliere comunale e manager in relazioni internazionali –. Chi vuole entrare nel gruppo può contattarmi su Facebook: uno per famiglia. Le nuove tecnologie e l’uso diffuso del cellulare ci possono consentire di dare l’allerta tra vicini di casa, se ci sono malviventi nel quartiere. Oppure di creare il passaparola preventivo se si notano forestieri appostati in auto”.

Il gruppo antifurto. L’allarme corre anche sui “social” dopo la raffica di colpi nelle abitazioni e nelle scuole. L’emergenza furti si affronta anche creando i gruppi di zona e potenziando il dialogo tra vicinato. Le denunce fioccano alle forze dell’ordine, le “bande” dei malviventi spesso si avvicinano alle case e alle scuole senza dare nell’occhio. «Il gruppo attivato su WhatsApp ha l’obiettivo della sicurezza – ha confermato Pantano –. Non appena avvistiamo un veicolo sospetta oppure qualche strano movimento può scattare l’informazione a tutte le altre famiglie di San Giovanni del Tempio». Il modello si può ripetere per ogni quartiere di Sacile.

La sicurezza. Per dare una mano alle forze dell’ordine e sentirsi tranquilli i sacilesi non sono fatalisti e si organizzano nella chat su WhatsApp, con il cellulare a portata di mano. «Lo facciamo per sentirci sicuri – ha continuato Pantano –. Al momento contiamo 40 occhi per tenere sotto controllo i beni privati e pubblici contro i ladri». “Catene telefoniche” al posto di quelle di ferro per fermare i ladri sempre pronti all’assalto delle case. «Mandare un messaggino ogni volta che in zona si avvistano persone o situazioni sospette in modo da essere preparati all’arrivo dei ladri – dicono i cittadini –. Il modello dovrebbe essere esportato anche alle altre zone di Sacile, così da creare tante reti collegate. Daremmo una mano alle forze dell’ordine senza correre rischi».

Fioccano le adesioni, dopo i primi venti “iscritti”. Il motto è chiaro “più siamo, meglio è” ma il tetto tecnico non superabile è quello di 256 adesioni per la app antifurto. «Può funzionare – dicono a San Giovanni del Tempio –. È importante non usare la chat per questioni private per non caricare le linee e soprattutto non creare allarmismi inutili».

La catena degli messaggini potrà arrivare fino alla caserma dei carabinieri, volendo. «Gli sms a ripetizione sono meglio di un allarme – ne sono sicuri venti sacilesi – e meglio delle telecamere: le nostre case non saranno mai sole». Angeli custodi elettronici in rete.

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