Sicurezza, biblioteca supercontrollata con otto telecamere

Dentro e fuori a tutela di patrimonio librario, operatori, utenti La rete di videosorveglianza sarà inoltre estesa alle periferie





In centro a San Vito l’impianto di videosorveglianza sarà potenziato: la giunta Di Bisceglie ha deciso di installare telecamere nell’area della biblioteca, e non soltanto all’esterno, ma anche all’interno. Lo scopo è quello di tutelare sia il patrimonio librario e documentale, sia operatori e utenti.

L’esecutivo ha approvato nella seduta di giunta l’atto di indirizzo che prevede la copertura con le telecamere della zona dell’ex convento di San Lorenzo, oggi utilizzato come biblioteca. Un ampliamento rappresentato da otto telecamere, che vanno ad aggiungersi alle circa 70 che ci sono in tutta la città. La maggior parte, ovvero sei, saranno collocate all’interno della biblioteca a tutela del patrimonio librario, di operatori e utenti.

«Abbiamo approvato un atto di indirizzo – afferma il sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie –, con il posizionamento in biblioteca e negli ambiti diretti, di nuove telecamere sia per sicurezza sia per la tutela del patrimonio storico, architettonico e librario, nonché di operatori e utenti del servizio».

Le sei telecamere saranno posizionate nelle varie sale ed effettueranno un monitoraggio costante. Due, invece, quelle previste all’esterno, tra cui in piazzetta Impastato e per sorvegliare i tre accessi alla biblioteca.

Per quel che riguarda gli impianti a livello tecnico, le telecamere saranno installate nel rispetto del regolamento europeo relativo alla protezione delle persone fisiche, con riguardo al trattamento dei dati personali e della normativa di settore. Dopo il via libera da parte della giunta, l’amministrazione comunale procederà con la gara e con l’affidamento dei lavori.

Nel frattempo, il Comune ha proceduto anche alla sostituzione delle telecamere più vecchie. Il progetto dell’amministrazione era quello di sistemare l’esistente e ampliare la rete sino alle zone periferiche. In molti casi, le telecamere sono state sostituite, in quanto ormai troppo datate. San Vito, infatti, è stata la prima cittadina del Pordenonese a dotarsi di una rete di videosorveglianza. Per questo motivo, è stato più conveniente sostituire i vecchi apparecchi, superati dalla tecnologica, con modelli all’avanguardia, che garantiscono anche una qualità migliore delle immagini. Per quelle che possono continuare a operare, sarà migliorata la funzionalità. Da realizzare ex novo, infine, l’ampliamento nelle zone periferiche. —



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