Si tuffa per salvare il suo cane ma annega nel Cormôr: ritrovato il corpo di Gil Nuzzo
L’avvistamento è avvenuto grazie al calo di portata e alle acque meno torbide del torrente, dopo la piena risultata fatale all’uomo, che pure conosceva l’ambiente e le sue insidie, vista l’intensa attività di cacciatore e pescatore

CASTIONS. Annegato per salvare il suo cane. Si sono tragicamente interrotte le ricerche di Gil Nuzzo, il quarantenne di Castions di Strada dipendente della Parmalat di Campoformido e molto conosciuto come cuoco del locale del padre Enzo e della sorella Kristel, il Mondelli Stable di Sant’Andrat del Cormôr.
Sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia, accorsi a dare man forte ai colleghi di Udine (titolari del coordinamento delle ricerche disposto dalla Prefettura già lunedì pomeriggio), a rinvenire in Comune di Strada il corpo senza vita di Gil, semiaffiorante sebbene incastrato sotto un tronco. L’avvistamento è avvenuto grazie al calo di portata e alle acque meno torbide del torrente, dopo la piena risultata fatale all’uomo, che pure conosceva l’ambiente e le sue insidie, vista l’intensa attività di cacciatore e pescatore.
Qualcosa, però, è andata storta, il generoso gesto nei confronti del suo amico a quattro zampe è costato la vita al quarantenne. Il corso d’acqua, vicino al ponte dove le acque si biforcano seguendo da una parte il letto naturale e dall’altro il canale artificiale verso la laguna di Marano, è particolarmente insidioso in quanto presenta dei dislivelli. Prevedendo che il cucciolo non se la sarebbe cavata con la corrente, lo sfortunato cacciatore forse ha cercato di acciuffarlo a valle del salto, rimanendo però vittima della forte turbolenza delle acque. Il corpo esanime è stato rinvenuto a circa un chilometro dal punto in cui Gil aveva lasciato la macchina e dove si era liberato degli stivali e degli indumenti impermeabili, che lo avrebbero ostacolato nel nuoto.
Il decesso è stato causato da annegamento, come verificato dal medico legale. I rilievi, effettuati dai carabinieri di Mortegliano al comando del maresciallo Andrea Zomero, con il coordinamento del maggiore Filippo Sautto (comandante della Compagnia di Latisana), sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica. Probabilmente già nella tarda mattinata odierna il magistrato deciderà se disporre l’autopsia o autorizzare subito la sepoltura della salma, composta nel cimitero di Castions di Strada.
I familiari, profondamente scossi dalla tragedia, rivolgono attraverso gli avvocati Santo Tutino e Francesca Tutino di Udine (incaricati insieme all’esperto criminologo Edi Sanson di seguire la scomparsa di Gil) un grande ringraziamento ai tantissimi che hanno collaborato alle ricerche. Si sono mobilitati infatti - oltre a vigili del fuoco e carabinieri - la polizia municipale, gli operai e i gruppi di Protezione civile di Castions di Strada e i volontari anche da Talmassons, con i sindaci Piero Mauro Zanin e Roberto Gorza. A quest’ultimo, in particolare, la famiglia ha espresso gratitudine per aver fatto allestire una cucina da campo a ristoro dei volontari e all’imprenditore che ha messo a disposizione un potente faro per la ricerca notturna.
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