Si sfora la mezzanotte, il gettone raddoppia

Fiume, Pd e Vivo Pordenone rinunceranno. L’opposizione: «Potevano garantire il numero legale»
foto missinato - comune pn - consiglio comunale
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Il consiglio comunale ci è ricascato. Nonostante la seduta per approvare il piano urbano della mobilità urbana (Pums) sia iniziata alle 15, l’assemblea è riuscita a sforare la mezzanotte, per 26 minuti, garantendosi il doppio gettone (sulla carta). E riuscendo a far perdere le staffe, cosa piuttosto rara, al vicesindaco Renzo Mazzer: «Se andiamo oltre la mezzanotte vi tengo qui un’altra ora!» ha detto alzandosi e rivolgendosi alla minoranza. Alla fine della seduta Fiume, Pd e Vivo Pordenone hanno annunciato che rinunceranno al secondo gettone (quello che per l’appunto scatta dopo la mezzanotte). Non sarà così per i consiglieri di minoranza presenti: «Se avessero voluto chiudere davvero entro la mezzanotte – è stata la battuta di Francesco Ribetti (Pdl) – avrebbero potuto garantire il numero legale fin da subito e non farci venire qui alle 15 per niente».

Tutto è nato per il battibecco, a più riprese, tra Ribetti e Marcello Passoni (Pd). Quest’ultimo non è riusucito a trattenersi davanti alle abili provocazioni del consigliere di minoranza e, senza mai citarlo ma facendo capire chiaramente che si riferiva a lui, ha parlato di dichiarazioni vergognose. Ribetti non aspettava altro e ha fatto nuovamente irruzione nella discussione «per motivi personali». Ha detto di non accettare lezioni «da chi è arrivato qui alle 15.45 con il suo bel giornale sotto braccio». E poi: «Passoni, io non ti ho detto che sei un “Sì buana”!». Nuovo scontro, quando Ribetti ha replicato che non era un suo problema finire entro la mezzanotte e Passoni si è lasciato scappare un «solo per il gettone». Ha provato a tenere calmo il collega il capogruppo Fausto Tomasello, senza risparmiare la reprimenda alla controparte: «Questa sera ho sentito solo critiche, nessuna proposta è arrivata dalla minoranza e sono state dette falsità: mentite sapendo di mentire».

In un clima già surriscaldato Passoni ha pensato bene di prendersela anche con il presidente del consiglio Nisco Bernardi che ha dovuto domare una seduta piuttosto nervosa: «Presidente lei ha sbagliato, gli ha dato la parola in modo improprio perché io non l’ho mai nominato – ha detto tra le proteste dei consiglieri del suo stesso gruppo –, lui (ndr Ribetti) deve sciacquarsi la bocca prima di parlare di me».

Alla fine gli animi si sono placati, ha parlato l’assessore Bruno Zille – che ha voluto ringraziare i tecnici e i consiglieri per l’apporto – e il sindaco. La mezzanotte però era passata e anche l’ennesima occasione di dimostrare che il consiglio comunale è ancora un luogo in cui si esercita il rispetto delle istituzioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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