Si è spento il sorriso di Federica: positiva al Covid, muore a 56 anni

UDINE. Il teatro e la recitazione erano la sua vita e l’avevano spinta a lasciare Udine per stabilirsi a Venezia. Il sorriso di Federica Sgoifo si è spento giovedì 12 novembre all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove era stata ricoverata un paio di settimane fa in seguito a complicazioni legate al Covid. Aveva 56 anni.
Federica era ben conosciuta nell’ambiente teatrale veneto. Figlia di Sergio Sgoifo, primario di Chirurgia a Udne, mancato nel 2014, era nata in città (si era formata al liceo linguistico Kennedy) e si divideva fra la sua città natale e Venezia, che adorava e che non ha mai abbandonato, dove aveva vissuto e studiato lingue all’università di Ca’ Foscari. Attrice professionista e insegnante di recitazione, specializzata nell’uso della voce e dizione, aveva lavorato in Veneto, in Piemonte, nel suo Friuli e aveva insegnato a Venezia alla Scuola Giovanni Poli del teatro All’Avogaria e all’Accademia teatrale veneta.
Era presidente e amministratore dell’Associazione LeOnde con la quale aveva firmato molti spettacoli. «Federica – la ricordano i colleghi e gli amici – inseguiva sempre un nuovo progetto. Negli ultimi anni si era appassionata alla scrittura drammaturgica e firmava sempre più spesso i testi che portava in scena con la sua associazione e non solo. Era un’artista appassionata e curiosa che viveva per il teatro, alla continua ricerca di nuovi stimoli e spunti per incrementare la sua arte ma soprattutto per l’insegnamento di questa disciplina. Era Formatore teatrale per la Regione Veneto dove ha seguito numerosi ragazzi e, prima ancora, allievi attori che la ricordano con amore e come una guida competente, generosa e che sapeva incoraggiare gli animi di tutti».
Il mondo del teatro veneziano, già provato dalle chiusure imposte da questa terribile pandemia e dalla crisi economica precedente, si stringe attorno alla famiglia di Federica ricordandola con grande affetto e profondo dolore per una dipartita così precoce che lascia nel cuore di tutti un grande vuoto. «È sempre stata molto eclettica ed estrosa, Federica – la ricorda la sorella Susanna – ha passato il lockdown a Udine con nostra madre. Poi è tornata a Venezia, il 20 ottobre l’ho accompagnata in stazione e non l’ho più vista. È stato uno strazio non poterle restare accanto. Era una persona che prendeva la vita “in direzione ostinata e contraria” per dirla alla De Andrè, che lei amava tanto. Contro il parere si tutti è diventata attrice ed è sempre riuscita a fare quello che le piaceva davvero». Lascia la sorella Susanna e la mamma Giovanna Vergerio Reghini. La data dei funerali non è ancora stata decisa.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto