Shopping in via Manin durante la pausa pranzo

UDINE. Negozi aperti, in via Manin, anche durante la pausa pranzo. Alcuni commercianti, infatti, hanno deciso di tenere alzate le serrande e fare orario continuato per offrire un servizio a chi lavora in centro città e che, magari, può sfruttare l’ora libera per fare commissioni e acquisti.
Per il momento soltanto una volta a settimana: il giovedì. Ad aderire all’iniziativa, partita spontaneamente dagli esercenti e che durerà fino a marzo, sono negozi di abbigliamento, di bigiotteria, di dolciumi e liquori e la fioreria.
Un’idea che sfida la crisi e mira ad attirare quelle persone che si recano in centro per motivi professionali e che, abitando fuori Udine, per pranzo non riescono a rientrare.
Così, una volta uscite dall’ufficio per consumare il pasto, se hanno ancora del tempo a disposizione, prima di rientrare hanno la possibilità di comprare una maglia, piuttosto che una pianta o un oggetto regalo. Ma l’orario continuato è utile anche a chi è semplicemente di passaggio o magari ai turisti in visita alla città.
«Avevamo proposto questa iniziativa quindici anni fa – spiegano Fabrizio Zoratto e sua moglie Rosanna, titolari del negozio di abbigliamento per bambini Pinocchio –, ma con scarso seguito. Evidentemente era ancora troppo presto, i tempi erano diversi e noi un piccolo negozio».
L’intenzione è quella di testare il gradimento della gente e poi valutare come procedere. «Proporremo l’orario continuato – sottolinea Zoratto –, tutti i giovedì, per l’intera stagione invernale».
«É un servizio in più – chiarisce Cristina Giordani di Estroverso, negozio di abbigliamento femminile – per accontentare le persone che hanno un lavoro in centro e si fermano qui a pranzo, ma scappano a casa appena concluso l’orario lavorativo. Se hanno una pausa lunga, hanno anche il tempo di farsi un giro per i negozi. Speriamo – conclude – di far loro una cosa gradita».
Anche Laura Monsutti, che gestisce il bar La coccinella, è favorevole. Il suo locale, oltre che essere una caffetteria, vende tra le altre cose anche dolciumi, caramelle, infusi o tè aromatizzati. «Offriamo un servizio in più alla gente – sostiene Monsutti –, chi lavora negli uffici potrebbe approfittarne». Serrande alzate pure per l’Antica fioreria Pravisani, gestita da Flavia Villotta e dal figlio Cristian Battel. «Speriamo che i nostri sforzi siano appagati» si augurano.
Soltanto motivi legati a impegni personali impediscono a Maurizia Moretti, titolare della bottega Acer – che vende dolci (caramelle, cioccolate, biscotti, confetti e altre golosità ancora), vini e liquori di qualità – di seguire subito i colleghi.
«Sicuramente è un’iniziativa utile e può servire – sostiene Moretti –, ma noi per impegni già presi non siamo in grado di aderire in ottobre, ma ci riserviamo di farlo successivamente. Siamo un negozio a gestione familiare – spiega – e tenere aperto a pranzo tutta la settimana sarebbe impossibile, ma un solo giorno è invece fattibile. Lo si può fare in periodi mirati, come d’inverno, mentre d’estate non avrebbe molto senso, essendoci meno gente in giro».
Proprio per questo, infatti, l’idea è di attuare la sperimentazione fino alla fine della stagione invernale, quindi fino a marzo.
Per il negozio di bigiotteria La rosa dei venti l’orario continuato non è una novità. «Ho tenuto spesso aperto in pausa pranzo – fa sapere la titolare Martina Serafini – e i risultati in termini di vendite ci sono stati. Hanno fatto acquisti sia persone che lavorano in centro, sia clienti occasionali. Adesso mi adeguerò anch’io agli altri e il giovedì – conclude – sicuramente il punto vendita resterà aperto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto