Shopping in via Manin durante la pausa pranzo

Alcuni commercianti hanno deciso di estendere l’orario del giovedì. Parte la sperimentazione per sfidare la crisi. Durerà fino al mese di marzo
Udine 27 Febbraio 2014. Vedute di Via Manin. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi
Udine 27 Febbraio 2014. Vedute di Via Manin. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi

UDINE. Negozi aperti, in via Manin, anche durante la pausa pranzo. Alcuni commercianti, infatti, hanno deciso di tenere alzate le serrande e fare orario continuato per offrire un servizio a chi lavora in centro città e che, magari, può sfruttare l’ora libera per fare commissioni e acquisti.

Per il momento soltanto una volta a settimana: il giovedì. Ad aderire all’iniziativa, partita spontaneamente dagli esercenti e che durerà fino a marzo, sono negozi di abbigliamento, di bigiotteria, di dolciumi e liquori e la fioreria.

Un’idea che sfida la crisi e mira ad attirare quelle persone che si recano in centro per motivi professionali e che, abitando fuori Udine, per pranzo non riescono a rientrare.

Così, una volta uscite dall’ufficio per consumare il pasto, se hanno ancora del tempo a disposizione, prima di rientrare hanno la possibilità di comprare una maglia, piuttosto che una pianta o un oggetto regalo. Ma l’orario continuato è utile anche a chi è semplicemente di passaggio o magari ai turisti in visita alla città.

«Avevamo proposto questa iniziativa quindici anni fa – spiegano Fabrizio Zoratto e sua moglie Rosanna, titolari del negozio di abbigliamento per bambini Pinocchio –, ma con scarso seguito. Evidentemente era ancora troppo presto, i tempi erano diversi e noi un piccolo negozio».

L’intenzione è quella di testare il gradimento della gente e poi valutare come procedere. «Proporremo l’orario continuato – sottolinea Zoratto –, tutti i giovedì, per l’intera stagione invernale».

«É un servizio in più – chiarisce Cristina Giordani di Estroverso, negozio di abbigliamento femminile – per accontentare le persone che hanno un lavoro in centro e si fermano qui a pranzo, ma scappano a casa appena concluso l’orario lavorativo. Se hanno una pausa lunga, hanno anche il tempo di farsi un giro per i negozi. Speriamo – conclude – di far loro una cosa gradita».

Anche Laura Monsutti, che gestisce il bar La coccinella, è favorevole. Il suo locale, oltre che essere una caffetteria, vende tra le altre cose anche dolciumi, caramelle, infusi o tè aromatizzati. «Offriamo un servizio in più alla gente – sostiene Monsutti –, chi lavora negli uffici potrebbe approfittarne». Serrande alzate pure per l’Antica fioreria Pravisani, gestita da Flavia Villotta e dal figlio Cristian Battel. «Speriamo che i nostri sforzi siano appagati» si augurano.

Soltanto motivi legati a impegni personali impediscono a Maurizia Moretti, titolare della bottega Acer – che vende dolci (caramelle, cioccolate, biscotti, confetti e altre golosità ancora), vini e liquori di qualità – di seguire subito i colleghi.

«Sicuramente è un’iniziativa utile e può servire – sostiene Moretti –, ma noi per impegni già presi non siamo in grado di aderire in ottobre, ma ci riserviamo di farlo successivamente. Siamo un negozio a gestione familiare – spiega – e tenere aperto a pranzo tutta la settimana sarebbe impossibile, ma un solo giorno è invece fattibile. Lo si può fare in periodi mirati, come d’inverno, mentre d’estate non avrebbe molto senso, essendoci meno gente in giro».

Proprio per questo, infatti, l’idea è di attuare la sperimentazione fino alla fine della stagione invernale, quindi fino a marzo.

Per il negozio di bigiotteria La rosa dei venti l’orario continuato non è una novità. «Ho tenuto spesso aperto in pausa pranzo – fa sapere la titolare Martina Serafini – e i risultati in termini di vendite ci sono stati. Hanno fatto acquisti sia persone che lavorano in centro, sia clienti occasionali. Adesso mi adeguerò anch’io agli altri e il giovedì – conclude – sicuramente il punto vendita resterà aperto».

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