Shi’s diventa catena: da Udine in altre 50 città

In attesa di sapere a chi andrà la catena Old Wild West – messa in vendita dal gruppo per una cifra che, secondo indiscrezioni, si avvicina ai 300 milioni –; la Cigierre, Compagnia generale ristorazione spa (partecipata dal fondo Lvmh), ha acquisito il controllo del ristorante udinese Shi’s, il ristorante giapponese di viale Ledra, con l’obiettivo di distribuire il marchio in tutto il territorio italiano.
Nato dall’intuizione di Elisa Tirelli e Andrea Bulfon i quali, nel 2010, hanno saputo interpretare i segnali del mercato sempre più sensibile alla scoperta di sapori nuovi ed esotici, Shi’s propone cucina giapponese. Un ristorante che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante in città e non a caso il fatturato è cresciuto, di anno in anno, di oltre il 30 per cento. Shi’s si è così affermato tra i locali etnici più apprezzati di Udine e del Friuli e ha stimolato l’interesse di Cigierre.
È così che il management del gruppo, punto di riferimento nazionale nello sviluppo di ristoranti in franchising e a gestione diretta, ha assecondato la propria natura imprenditoriale e ha visto in Shi’s un’opportuità di business e di crescita.
Shi’s è quindi destinato a diventare uno dei format di punta per il quale, nei prossimi cinque anni, si ipotizza l’apertura di circa cinquanta ristoranti nelle principali province italiane. Si comincia da Pordenone, dove è già tutto pronto per l’apertura di un locale di circa 300 metriquadrati che avverrà alla fine di questo mese. Inoltre, è già stata avanzata una trattativa per l’apertura di una strepitosa flagship in centro a Milano, nel primo semestre del 2016.
«L’accordo con Cigierre rappresenta un importante traguardo ed è motivo di grande soddisfazione – spiega Andrea Bulfon –. La partnership è un’occasione di crescita, nonché la conferma che l’impegno e la dedizione portano a risultati più che soddisfacenti».
Marco Di Giusto, amministratore delegato di Cigierre: «Lo standard di eccellenza che Shi’s ha raggiunto è perfettamente affine a quanto la nostra azienda impone ai suoi oltre 180 ristoranti distribuiti sul territorio nazionale; è un valido motivo per puntare su questo marchio e per sviluppare con esso nuove opportunità di business, cogliendo, al contempo, l’occasione di offrire al mercato, oggi sempre più attento ed esigente, una proposta e un menu originale in linea con le tendenze del fuori casa moderno. Inoltre Andrea Bulfon ci ha subito convinto per la sua serietà e capacità, qualità indispensabili per una joint venture di successo, e per questo motivo, oltre ad essere azionista, godrà di grande autonomia operativo-gestionale. Siamo orgogliosi di poter lavorare insieme, nei prossimi anni».
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