Settanta sacerdoti per l’addio a don Cigagna

L’esequie, davanti a tantissimi fedeli, celebrate dal vescovo emerito Ovidio Poletto. All’uscita dalla chiesa lacrime e applausi. Una parrocchiana: «È stato un santo»
PASIANO. Lacrime e tanta commozione ieri mattina per i funerali, a Cecchini di Pasiano, di don Enzo Cigagna, il sacerdote delle parrocchie di Cecchini e Rivarotta stroncato da un malore mercoledì a Cavallino Treporti, nella frazione di Ca’di Valle.


La salma è stata poi trasferita alla cappella di Meduna di Livenza. Le spoglie del sacerdote sono state in tarda mattinata collocate accanto a quelle del cugino, don Veriano Unghietti, morto 18 anni, che fu parroco a Roraigrande.


A celebrare il funerale è stato il vescovo emerito, Ovidio Poletto. Erano presenti tra i banchi oltre 70 sacerdoti, provenienti da tutto il territorio curiale. C’erano anche il sindaco pasianese Edi Piccinin e il consigliere comunale Omar Battiston, cui è spettato l’onere di leggere letture e salmi, essendo anche segretario del consiglio pastorale di Rivarotta.


La chiesa di Cecchini ha fatto fatica a contenere la gente, tanto che alcuni hanno trovato posto tra i gazebo preparati sul sagrato, dove faceva molto più caldo. E proprio le alte temperature all’esterno hanno tradito una ragazzina di 11 anni che si è sentita male, venendo soccorsa da un equipaggio della Croce rossa che fortunatamente era stato invitato con il proprio mezzo a presiedere alla cerimonia religiosa, così come la Protezione civile.


Monsignor Poletto ha ricordato le virtù di don Cigagna e ha commosso tutti ricordando che proprio ieri, giornata dedicata alla Natività di San Giovanni Battista (di cui la Chiesa celebra sia la nascita che la morte), ricorreva il 46° anniversario dall’ordinazione sacerdotale di don Cigagna, che 25 anni dopo dedicò le nozze d’argento con la Chiesa a Maria Santissima. «Lui è stato un santo», ha riferito una donna che lavora in Piancavallo. Molti giovani piangevano. Don Orioldo Marson ha ringraziato tutti i presenti a nome della famiglia.


All’uscita dalla chiesa c’erano i fedeli, il popolo di don Cigagna a battere le mani. Un ultimo applauso, mentre alcuni toccavano la bara, quasi in segno di devozione. Poi il feretro è partito, destinazione Meduna di Livenza. Qui è tornato a casa, don Enzo. La sera prima, durante la sagra Cecchini in Festa, i giovani cecchinesi allo scoccare della mezzanotte hanno voluto rendere omaggio al don lanciando diverse lanterne nel cielo. È stato un modo bello per ricordare la sua figura e invocare, in questi ultimi giorni, la sua presenza dal punto di vista spirituale affinché la sagra resti sempre terreno fertile di allegria.


Fedeli al motto di San Luigi Gonzaga: rallegrarsi con chi è nella gioia è carità.


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