Sei indagati per l'operaio morto in fabbrica a Valvasone

VALVASONE. É stato fissato per le 9.30 di domani il conferimento dell’incarico all’ingegner Franco Paravano per la perizia tecnica sulla dinamica dell’incidente e sul macchinario – una spruzzatrice industriale – nell’ambito degli accertamenti sulla morte di Giordano Pietrucci, il 40enne sanvitese addetto alle pulizie e dipendente della Coopservice (filiale di Cordenons), deceduto lunedì in un incidente sul lavoro nello stabilimento Mobilclan a Valvasone.
Sul caso ha aperto un fascicolo per omicidio colposo il sostituto procuratore Matteo Campagnaro che proprio in previsione dell’accertamento che inizierà domani ha fatto partire ieri 6 avvisi di garanzia.
Entro oggi i destinatari verranno dunque raggiunti dall’informazione di garanzia. Un atto dovuto a tutela dei 6 indagati per dare modo di nominare eventuali consulenti di parte.
Ora le indagini, attraverso la perizia tecnica e gli ulteriori accertamenti, avranno lo scopo di chiarire se siano state rispettate tutte le normative in materia di sicurezza e prevenzione degli infortuni e se il macchinario fosse correttamente funzionante e regolarmente assemblato. Intanto nelle prossime ore verrà emesso il nulla osta per i funerali.
Pietrucci era impegnato in un intervento di pulizia sulla spruzzatrice (che resta attualmente sotto sequestro) utilizzata per la colorazione dei pannelli di legno. Secondo la ricostruzione dell’accaduto delineata dai carabinieri, si era proteso nel tentativo di sbloccare una pedana collocata nella parte alta del macchinario o per cercare di capire perché fosse rimasta ferma.
La pedana si era improvvisamente messa in movimento e in pochi istanti la testa di Pietrucci era rimasta incastrata: la pressione esercitata aveva provocato la frattura da schiacciamento della calotta cranica e il decesso era stato istantaneo, come ha confermato martedì l’ispezione cadaverica esterna eseguita all’obitorio dell’ospedale di San Vito dall’anatomopatologo Giovanni Del Ben, sempre su incarico della Procura.
Risulta che la procedura di pulizia prevedesse effettivamente la possibilità di sbloccare la pedana per consentire la pulizia, ma secondo la ricostruzione dei carabinieri il 40enne potrebbe aver commesso un errore e non aver eseguito le corrette manovre di sbloccaggio.
Ieri la Coopservice, la cui sede principale è a Reggio Emilia, ha diffuso una nota di cordoglio. «Coopservice è molto colpita dal tragico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita lunedì il socio Giordano Pietrucci, dipendente di Coopservice.
Il presidente della cooperativa Roberto Olivi, con un telegramma, ha espresso il cordoglio e la partecipazione sua, dei dirigenti e di tutti i soci al lutto della famiglia di Pietrucci».
«Siamo un’azienda cooperativa che considera i propri soci e dipendenti la risorsa più importante e preziosa – si legge ancora nella nota –. Perciò abbiamo investito in questi anni consistenti risorse e un forte impegno organizzativo per garantire la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio per questo siamo sgomenti di fronte a tragedie terribili come questa.
L’azienda segue con grande attenzione lo sviluppo delle indagini in attesa che sia fatta piena chiarezza sulla dinamica dell’incidente».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto