Scuola: con il ritorno alla Dad stop ai doppi turni, fermi 120 bus

Studenti con disabilità e lezioni in presenza nei laboratori: ecco l’attività degli istituti queste settimane
Studenti alla fermata del bus dopo la fine delle lezioni
Studenti alla fermata del bus dopo la fine delle lezioni

UDINE. Anche a Udine e provincia si va verso la sospensione delle corse aggiuntive dei mezzi di trasporto programmate ad hoc per le scuole. Nella maggior parte dei poli scolastici della provincia era stato istituito un secondo turno mattutino istituito per permettere la ripartenza della scuola in presenza a febbraio: lo scaglionamento degli ingressi degli studenti con un intervallo di due ore era stata considerata l’unica soluzione praticabile per garantire che i mezzi di trasporto rimanessero sotto al tetto massimo di capienza (fissato al 50% dei posti da libretto di circolazione).

Nonostante i 120 autobus in più messi in campo, i mezzi aggiuntivi non erano stati sufficienti per far suonare per tutti gli studenti le campanelle della prima ora alle 8.

Solo i poli scolastici di Cervignano-Palmanova-San Giorgio di Nogaro, Latisana-Lignano e Tarvisio avevano potuto mantenere l’orario scolastico classico. Con il ritorno della didattica a distanza (Dad) al 100% di lunedì scorso, il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, aveva immediatamente sospeso fino al 20 marzo (data di scadenza dell’ordinanza che manda in Dad medie e superiori del Fvg) i servizi aggiuntivi programmati per le scuole, con l’eccezione di quelli dedicati ai poli scolastici di Udine, Codroipo, Gemona, San Daniele, Tolmezzo e Cividale, non a caso i sei poli interessati dal doppio turno mattutino.

Questo era stato deciso per garantire che gli studenti che continuano a usufruire della didattica in presenza (ad esempio gli alunni con disabilità, con bisogni educativi speciali o in digital divide), o chi fa attività laboratoriali continuasse ad avere un mezzo di trasporto a disposizione per andare a scuola.

Dalla riunione tra prefettura e dirigenti scolastici di ieri (era presente il prefetto vicario Gloria Sandra Allegretto), però, è emerso che quasi tutte le scuole si sono orientate a ripristinare gli orari vigenti prima dell’arrivo del doppio turno mattutino. Scelta questa pressoché scontata per i licei in quanto scuole che, non avendo laboratori, aprono le loro porte a un numero veramente limitato di studenti.

«Da noi oggi ce ne erano solo dodici, dunque non avevamo criticità da segnalare per quanto riguarda i trasporti», riporta, per esempio, il dirigente del liceo classico Stellini di Udine, Luca Gervasutti. Scelta meno ovvia per le scuole con forte componente laboratoriale. All’alberghiero Stringher di Udine si è abolito il secondo turno mattutino, per optare per il pomeriggio, spiega la dirigente Monica Napoli. «Siamo tornati anche noi alla situazione che avevamo tra novembre e gennaio – dice – : operiamo dunque su un orario 8-12 e 12.55-16.40. Non abbiamo registrato problematiche con i trasporti, né per gli orari né segnalazioni riguardo all’affollamento sui mezzi».

Questa settimana gli orari rimarranno invariati, ma è verosimile che a partire dalla prossima gli scenari cambino per evitare che le corriere circolino vuote. In quale modo sarà rimodulato il Tpl sarà dettato dallo studio dei flussi sui mezzi di trasporto, dalle esigenze espresse dai dirigenti e dallo sviluppo dello scenario epidemiologico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto