Aziende chiedono due volte lo stesso contributo per gli impianti fotovoltaici: la Gdf recupera fondi per 580 mila euro

Si tratta di 5 aziende agricole del Pordenonese a cui è stato revocato il decreto con cui la Regione stanziava i contributi

Finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno scoperto 5 aziende agricole del Friuli Occidentale che, in violazione del divieto di cumulo, hanno richiesto i contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici sia al Gse - Gestore dei Servizi Energetici - che alla Regione Friuli Venezia Giulia.

Le fiamme gialle del gruppo di Pordenone hanno controllato la posizione di alcune aziende agricole della provincia per rilevare la presenza di eventuali criticità nelle procedure di erogazione dei fondi, a valere sul Pnrr, per la realizzazione degli impianti fotovoltaici.

Dai controlli effettuati, i finanzieri hanno scoperto che 5 aziende del territorio – consapevoli del divieto di cumulo dei contributi in questione – avevano presentato domanda di concessione sia al Gestore dei Servizi Energetici che alla Regione Friuli Venezia Giulia.

L’esame della documentazione acquisita dai 2 Enti ha confermato che i 5 operatori economici avevano, effettivamente, presentato, alla Regione Fvg – dopo aver ottenuto, dal Gse, per lo stesso impianto fotovoltaico (inequivocabilmente identificato dalla posizione, dal modello e dalla potenza erogata), un già corposo contributo – istanza per il riconoscimento di un ulteriore contributo, formalmente già riconosciutogli per un importo complessivamente pari a 588.000 euro.

L’esito dei controlli delle fiamme gialle pordenonesi ha permesso alla Regione Fvg di revocare i decreti di concessione e non procedere al versamento della cospicua somma, rimasta, così, a disposizione dell’Ente locale per l’attuazione delle proprie politiche a favore del territorio.

La condotta è stata, parimenti, segnalata anche al Gse per le proprie ulteriori valutazioni. 

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