Scontro in consiglio per il nuovo resort

Lignano, per l’opposizione le case galleggianti del Marina Azzurra sono in pericolo. Ma la giunta va avanti: tutto in regola

LIGNANO. La location è il fiume Tagliamento. Si vuole fare un nuovo tipo di turismo in città con la realizzazione di un Marina Resort nella darsena di Marina Azzurra. Una vacanza alternativa, insomma, da trascorrere su dei natanti posizionati lungo l’argine all’interno della darsena.

La maggioranza ha deciso di adottare il piano attuativo comunale di iniziativa privata presentato dalla società Agritur srl. E in Consiglio comunale è stato scontro. L’opposizione si è detta fin da subito contraria. Ne fa, innanzitutto, una questione di sicurezza.

«Ci troviamo in piena zona golenale – ha affermato il consigliere di minoranza Marco Donà – con delle vere e proprie case galleggianti. Pensiamo se dovesse arrivare una piena, ma anche in situazioni meno straordinarie con tutto quello che trasporta il fiume. Se si dovessero evacuare i turisti dove li portiamo? O se cadesse in acqua un bimbo chi è il responsabile? Queste opere nel 2014 non si possono fare, a dirlo è il buon senso. Prima di andare ad approvare si dovrebbe fare un ragionamento sul tipo di area in cui viene realizzato il progetto».

Critiche che vengono respinte al mittente. «Preciso – ha detto l’assessore all’urbanistica Paolo Ciubej – che il Consiglio è chiamato a dare un parere di legittimità urbanistica e di conformità al piano regolatore comunale, invece l’aspetto della sicurezza su cui tanto si è soffermata l’opposizione non compete al Comune ma è demandato agli organi competenti quali la Regione, il genio civile e l’autorità di bacino che faranno le loro dovute considerazioni. Ci sono comunque tutti i tempi sufficienti per esprimere le osservazioni prima di arrivare alla fine di questo procedimento».

All’amministrazione piace molto il progetto. Per il sindaco Luca Fanotto «punterà a diversificare l’offerta turistica della nostra località, nel completo rispetto dell’ambiente». Rappresentando al tempo stesso una testimonianza di quanto i privati vogliano investire a Lignano.

L’intervento occuperà una superficie complessiva di circa 12 ettari in cui saranno ricavati 171 unità tipo floating house, di cui 28 in darsena, 67 a fiume e 76 in secca, con una media di occupazione di 3 utenti per unità e una capacità ricettiva totale di 513 persone. Tra i servizi che comprende il resort quello di ristorazione, servizi igienici, attrezzature sportive, piscine, parcheggi e ampi spazi a verde.

La città, dunque, potrebbe dotarsi di una tipologia ricettiva che tiene conto della specificità del sito, il fiume Tagliamento, e che al tempo stesso porterà al recupero della darsena di Marina Azzurra. Un progetto che si rifà alle esperienze già condotte in Europa e nell’America del Nord. Si punta pertanto a recepire le nuove esigenze del mercato turistico e a garantire la sostenibilità economica dell'intervento.

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