Sci, si scommette tutto sul Natale

TARVISIO. Gli anziani, i vecchi saggi di Tarvisio lo dicono da sempre: la neve arriva prima di Natale e consente di sciare fino alla festa di San Giuseppe, il 19 marzo. Di solito non sbagliano. E secondo le previsioni aggiornate dell’Osmer la neve dovrebbe arrivare già in settimana, almeno nel Tarvisiano anche nel fondovalle. Non metri di neve, beninteso, ma fiocchi abbondanti capaci di dare un tocco di inverno a San Nicolò e di mettere alle spalle l’anomalo novembre, più simile a un inizio autunno che all’anticamera dell’inverno.
È questa la buona notizia che arriva a metà di una settimana in cui, da mesi, molti appassionati della neve contavano di passare in cantina a dare una sistemata agli sci. Promotur, come del resto fa da anni a inizio autunno aveva indicato nel ponte dell’Immacolata il via alla stagione. Neve permettendo, si legge nei comunicati Promotur al debutto nella nuova formula di agenzia regionale “sposata” a Turismo Fvg, o sul sito internet.
E infatti la neve non è arrivata. Fiocchi, pure abbondanti, per la verità erano caduti all’inizio di novembre sul Tarvisiano e a Sella Nevea, tanto che gli operatori fino a pochi giorni fa erano pronti ad aprire almeno la parte alta delle piste del Canin. Invece poi è arrivato il caldo a rovinare i piani. E con il caldo sulle (poche) piste già innevate intorno al Gilberti sono spuntati anche i sassi. Quindi nulla da fare. Si aspetta la neve, a meno che da sabato non si vada a sciare a Pramollo.
I primi fiocchi arriveranno probabilmente già da domani. I previsori Osmer, infatti, hanno individuato da qualche ora la “nuvoletta” giusta capace di far cadere sul Tarvisiano una discreta nevicata. «Forse anche abbondante», dicono i previsori.
Precipazioni che non saranno capaci di accelerare l’apertura delle piste già per il fine settimana, ma che metteranno le basi perchè questo avvenga tra un paio di settimane e quindi, a meno di una sciroccata, prima di Natale. Non solo nel Tarvisiano, ma anche in Carnia, dove invece le nevicate si fermeranno alle quote alte (massimo 1.300 metri) dello Zoncolan o del Varmost, per parlare delle località sciistiche di Zoncolan e Forni di Sopra. Ma la notizia più bella per sciatori e soprattutto operatori turistici arriva ancora dal meteo. Perchè da lunedì le temperature diventeranno finalmente invernali, consentendo così anche ai cannoni di sparare la neve programmata.
Poi toccherà agli operatori del settore fare il resto. E cioè trasformare la neve in presenze sulle piste e soprattutto negli alberghi, tentando così la riscossa dopo una stagione disastrosa come quella 2013-2014 con presenze crollate in quasi tutti i poli se si eccettua lo Zoncolan. Con la crisi che aveva fatto sentire i suoi effetti e il meteo che aveva dato il colpo di grazia portando tanta neve, ma tardi e soprattutto nei giorni sbagliati, i fine settimane, quelli di solito invasti dagli sciatori, che invece si erano trovati le piste chiuse.
«Dobbiamo tenere le posizioni - spiega la presidente regionale di Federalberghi, Paola Schneider - sfruttando paradossalmente la crisi. Tanti friulani non avranno i soldi per andare fuori dalla regione in vacanza, ecco noi dovremmo calamitarli nelle nostre strutture sfruttando il favorevole rapporto qualità prezzo». Se località nostrane ci riuscissero sarebbe già un gran colpo.
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