Schiamazzi in corriera: sfilza di reclami all’Atap

SPILIMBERGO. Non ne possono più. Sono gli utenti del servizio di trasporto pubblico che usufruiscono della corsa fra Pordenone e Spilimbergo, con partenza dal capoluogo alle 17.20.
Un viaggio che, a loro dire, è diventato una vera e propria odissea, non tanto per motivi di ordine logistico quanto per i compagni di viaggio, spesso turbolenti, a tal punto da mettere a repentaglio la sicurezza degli stessi utenti e del personale di servizio.
Accuse che nulla hanno di pregiudiziale, ma che sono valse già diversi reclami agli uffici dell’Atap.
In particolare, nel mirino ci sarebbero ragazzi frequentanti i corsi professionali del Villaggio del fanciullo che, una volta saliti in corriera, dopo le ore passate sui banchi, darebbero libero sfogo alle loro energie con schiamazzi che mettono a dura prova la pazienza di quanti, dopo una giornata di lavoro, vorrebbero riposare e soprattutto di chi è responsabile della incolumità dei passeggeri.
Un problema non da poco per gli addetti ai lavori, come sottolineato anche da Dino Marcuzzi, autista e segretario della Faisa Cisal Pordenone, che, facendosi portavoce dei colleghi, ricorda come non si tratti di episodi isolati. Quanto avviene in quella fascia oraria e su quella tratta è stato a più riprese oggetto di lamentale.
L’Atap, non volendo lasciare nulla al caso, sta cercando delle soluzioni. Già dalla scorsa primavera, su iniziativa del presidente Mauro Vagaggini, l’azienda del servizio di trasporto pubblico della provincia di Pordenone, d’accordo con la Questura, ha avviato una campagna contro il bullismo e gli altri fenomeni di devianza che si registrano a bordo dei mezzi pubblici che percorrono le strade della Destra Tagliamento, concretizzata nel progetto-pilota che ha previsto l’installazione di un apposito sistema di videosorveglianza a bordo di un bus urbano e di uno extraurbano.
Una sperimentazione che proseguirà almeno sino alla fine dell’anno e che potrebbe essere estesa molto presto ad altri mezzi.
L’intenzione di massima dell’azienda è dotare di telecamere tutti i propri autobus, misura che nel caso della linea Pordenone-Spilimbergo sembrerebbe la migliore soluzione possibile, come auspicato dallo stesso Marcuzzi, a meno che non si voglia provvedere all’utilizzo di veri e propri sorveglianti.
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