Sbranato e ucciso dai cani, la vedova vive nel terrore. Al via una raccolta di firme: "Portate via quell'animale"

BRUGNERA. Dopo il dissequestro del cane Ettore, che insieme con il meticcio Claus ha sbranato il pensionato Avellino Corazza, 75 anni, provocandone la morte, la comunità di Brugnera ha avviato spontaneamente una raccolta firme per ottenere il trasferimento del cane dall’abitazione dei proprietari a un’apposita struttura.

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La tragedia si era consumata in viale Livenza il 25 ottobre dell’anno scorso, dopo che Avellino aveva aperto il cancello della villetta adiacente di cognata e nipote, assenti a quell’ora. In giardino c’erano però i cani. Dopo il pensionato, gli animali avevano aggredito anche sua moglie. Era stato il figlio a fermare il massacro, imbracciando il fucile e sparando a uno dei cani, Claus.



Quasi un anno dopo, Ettore è ritornato a casa, nel suo recinto in giardino. Proprio di fronte alla casa della vedova, che dopo la tragedia è rimasta sotto choc. Per lei e i figli di Avellino Corazza si rinnova un incubo. Un fatto che ha spinto i familiari a rompere il riserbo mantenuto sinora sulla dolorosissima vicenda, a causa della quale hanno perso l’amato marito e papà.

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Tramite l’avvocato Andrea Poletto, che li assiste, hanno espresso «grande costernazione» per la pubblicizzazione del caso e ritengono che «in una situazione tanto delicata è purtroppo venuto a mancare anche il minimo rispetto» per la loro profonda sofferenza.

Mentre l’indagine per omicidio colposo della procura prosegue, il dissequestro dell’animale «aggrava oltremodo – precisa la nota – il dolore dei familiari di Avellino, ed in particolare di coloro che hanno assistito di persona a quanto avvenuto, per di più, di fronte a casa propria».

«La signora Sandrin, vedova di Avellino, già particolarmente scossa da quanto accaduto – ha ricordato lo studio legale a nome della famiglia – vive attualmente nel terrore di uscire di casa, per paura di imbattersi nel cane Ettore, che in passato era anche più volte fuggito dall’abitazione dei vicini.

Non è possibile infatti dimenticare che Ettore è uno dei due cani che hanno aggredito ed ucciso Avellino, dopo averne dilaniato il corpo, lasciando lesioni permanenti anche sulla vedova Sandrin e sul figlio della coppia».

I familiari della vittima hanno ringraziato «tutte le persone che le hanno manifestato la loro vicinanza in questa terribile vicenda». «Ho fiducia nella giustizia e nel lavoro della procura – ha concluso l’avvocato Poletto –. Inviterei, però, ad abbassare i toni». —

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