S’arrende anche l’ultimo gestore: chiude l’enoteca Roma a Tolmezzo

TOLMEZZO. Chiude dal 1º novembre l’enoteca Roma, parte dell’albergo ristorante aperto dal 1888 (è riconosciuto come locale storico) e reso famoso dall’inventrice negli anni ’50 del tiramisù Norma Pielli, e da Gianni Cosetti, primo chef in regione a ottenere la stella Michelin negli anni ’90. Un’eredità tosta.
Il Roma a Tolmezzo è ancora sinonimo di Cosetti e l’abbinata mette soggezione, anche se lo chef spiccò proprio per il suo saper essere innovatore.
La sfida sembra essere proprio questa oggi: come innovi il Roma rendendolo più attrattivo e non buttando tutto alle ortiche? L’albergo rimarrà operativo anche dopo il 1º novembre, mentre il ristorante è chiuso da tempo, dopo una parentesi di cinque mesi nel 2015, e ora abbasserà le serrande anche l’enoteca, condotta dal 2012 da Michel Copiz.
La proprietà preferisce non rilasciare dichiarazioni. Sembra non avere l’ossessione della scadenza del 1º novembre per trovare un nuovo gestore, ma voler prendersi il suo tempo per sceglierlo con cura e dare una svolta al Roma.
Copiz riferisce di aver deciso di lasciare l’enoteca alla scadenza contrattuale, non prima di aver proposto a inizio estate alla proprietà, come condizione per rimanerne alla guida, un cambio di passo con un progetto che avrebbe coinvolto anche un imprenditore carnico di prodotti locali per fare pure un certo tipo di cucina e con una rinfrescata al locale, pur mantenendo elementi tipici come il fogolar.
«Volevo dare alcuni tocchi più giovani – dice Copiz – un po’ come la Fiat ha fatto con la 500». Copiz spiega di aver ricevuto un no dalla proprietà e poi un «parliamone» un paio di mesi dopo, quando gli investimenti suoi e del suo aspirante socio erano già diretti altrove. «Ho un po’ il rammarico – ammette Copiz – che dopo sette anni al Roma(la mia prima sfida da imprenditore, avevo 32 anni) vada così, non ho problemi economici e non è che il locale non vada, ma io volevo fare di più lì. Lo farò altrove».
A chi verrà dopo di lui suggerisce: «Competenza, dedizione, sacrificio, personale di qualità (che a me ha dato tanto) e farsi scivolare di dosso il nome del Roma con un sorriso, che è quello che la gente cerca, quello deve essere l’ambiente di tutti. Ognuno fa le sue scelte imprenditoriali e io rispetto la proprietà. A Tolmezzo d’ora in poi mi concentrerò sul caffè Manzoni».
Copiz gestisce infatti anche un altro grande locale su piazza XX Settembre. «Lo voglio potenziare e ci sono le condizioni. In due anni – aggiunge il gestore – mi sta dando soddisfazioni, fa il 20% in più di pasticceria». Anticipa che il suo congedo al Roma sarà come il suo saluto iniziale: «Il 30 ottobre notte dormirò per l’ultima volta accanto al fogolar acceso, come feci il 24 novembre 2012. Allora ero timoroso per quel nome impegnativo e perché lasciavo uno stipendio fisso e sicuro, il 30 saluterò il Roma, dormendo lì, consapevole di tutto quello che ho fatto. Il 31 riconsegno le chiavi».
L’assessore Francesco Martini auspica «per il bene di Tolmezzo e della Carnia una continuità dell’attività del Roma, reso grande dalle famiglie Del Fabbro e Cosetti, perché è nel cuore di tutti. Nelle future scelte si tenga conto dei tempi che sono cambiati».
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