Sarcinelli sindaco Lega all’angolo

Dopo 25 anni di governo, il Carroccio finisce all’opposizione «La campagna elettorale è finita, da domani si lavora»

SPILIMBERGO. Enrico Sarcinelli, 39 anni, avvocato, già assessore alle attività produttive nel primo mandato da sindaco di Renzo Francesconi e vicesindaco nel secondo, sostenuto da un’autentica “corazzata”, con ben 71 candidati consiglieri distribuiti fra le liste “Popolo di Centrodestra – Forza Spilimbergo”, “Con&Per Spilimbergo”, “Vivere Spilimbergo” e “Fratelli d’Italia”, è stato eletto sindaco di Spilimbergo con 2 mila 344 voti (su 6 mila 276 votanti), pari al 38,10 per cento delle schede valide. «Un risultato importante, frutto di un lavoro di squadra», ha sottolineato Sarcinelli visibilmente emozionato, accolto nella sede municipale di palazzo di Sopra per la proclamazione da un fragoroso applauso.

«Ringrazio i presidenti di seggio e il personale dell’ufficio anagrafe per il lavoro svolto in questi due giorni che sono stati per tutti impegnativi. Ringrazio quanti esprimendo il loro voto hanno voluto accordarmi la loro fiducia, ringrazio i candidati sindaco e tutti gli aspiranti consiglieri che si sono impegnati ed esposti per il bene della nostra città. D’ora innanzi il sottoscritto non è più il candidato di una parte ma è, e vuole essere, il sindaco di tutti gli spilimberghesi. Questo sarà il mio principale impegno. Comincia da oggi una nuova avventura: auguro a tutto il consiglio comunale, che rappresenterà la in questa sede la comunità di Spilimbergo, un buon lavoro. L’obiettivo di tutti noi è garantire a Spilimbergo il futuro migliore possibile. L’emozione in questo momento è molta perché nel mio cuore Spilimbergo ha un posto enorme. Nonostante il momento istituzionale, concedetemi di poter rivolgere un ringraziamento speciale alla mia famiglia». Queste le parole di Sarcinelli da neoeletto sindaco della città del mosaico.

Il pensiero di Sarcinelli va a quanti, da aspiranti consiglieri, ne hanno sostenuto la corso alla poltrona più importante della città: «Certo il risultato ottenuto è straordinario ed assolutamente gratificante, ma mi piace ricordare come tutti coloro che mi hanno accompagnato fino a qui hanno contribuito dando il massimo perché ciò accadesse. Non mi resta che ringraziarli e festeggiare assieme a loro. Chiaro che oggi si festeggia, ma da domani si comincerà a lavorare», assicura Sarcinelli che, confida, non ha ancora in mente chi comporrà il nuovo esecutivo.

«Fin da quando abbiamo cominciato questa avventura assieme abbiamo stabilito che in caso di vittoria ci saremmo nuovamente seduti attorno ad un tavolo per discutere il da farsi. Analizzeremo il voto, ovviamente, premieremo chi avrà raggiunto un numero di consensi maggiore rispetto ad un altro. Considererò i voti di lista, le preferenze ottenute singolarmente, ma particolare non di poco conto per me sono le competenze». E il nuovo sindaco non manca un pensiero anche per gli avversari: «Sono stati sfidanti, avversari è un termine che proprio non mi piace, leali. La campagna elettorale per quanto mi riguarda finisce oggi. Ora si lavora per il bene di Spilimbergo». Con l’ex primo cittadino Renzo Francesconi ha condiviso il percorso elettorale. «Sicuramente la presenza di Renzo e l’arrivo dei big della politica nazionale a Spilimbergo per sostenere la mia candidatura è stata un valore aggiunto. È innegabile. Come è innegabile che anche le civiche che mi sostenevano sono state determinanti», ribadisce Sarcinelli.

Mastica amaro e non potrebbe essere altrimenti Marco Dreosto che da candidato sindaco per il centrodestra unito si è ritrovato nel giro di poche settimane nella veste di sfidante: sostenuto nella corsa a sindaco dalle civiche “Patto per Spilimbergo” e “Spilimbergo civica” oltre che dalla Lega, l’assessore leghista della giunta Francesconi negli ultimi due mandati, di cui il primo in qualità di vicesindaco, si è fermato a 1.867 voti (pari al 30,35 per cento). «Certamente il risultato ottenuto alle urne non può soddisfarci, credo sia comprensibile. Quando si lavora tanto e il risultato non arriva è chiaro che ci sia un po’ di rammarico. Correvamo contro una “corazzata”. È un risultato comunque dignitoso», ha affermato.

Riconosce la sconfitta anche Leonardo Soresi, candidato sindaco per il centrosinistra che, da indipendente, senza simboli di partito, si è messo in gioco sostenuto dalla liste “Spilimbergo in cammino” e “Spilimbergo democratica”: 1.603 (pari al 26,06 per cento) sono state alla fine le preferenze ottenute che gli garantiranno comunque la presenza con tre seggi fra le fila dell’opposizione. Fuori dal consiglio per non avere raggiunto un numero di voti sufficiente il Movimento 5 stelle, in corsa per palazzo di Sopra con candidato sindaco Jacopo Sedran, referente del meetup spilimberghese. Appena 338 le preferenze ottenute (pari al 5,49 per cento). Poche per poter sedere in consiglio.

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