San Vito, record di telecamere: altre 11

SAN VITO. San Vito diventa il paese con la rete di videosorveglianza pubblica più estesa, in rapporto alla popolazione, a livello regionale: sono in fase di installazione 11 nuove telecamere, in aggiunta alle 52 già presenti.
Altre tre “intelligenti” sono in dirittura d’arrivo e altre sono previste grazie al possibile arrivo di un finanziamento regionale. Si tiene conto di rafforzare la sicurezza anche in vista dell’apertura di una porta santa giubilare.
Il programma di copertura del territorio grazie alla videosorveglianza viene portato avanti a San Vito dal 2004. Sino al 2014, in vari interventi, sono state installate 52 telecamere: un sistema in gestione alla polizia locale. Restavano esclusi alcuni punti della viabilità che l’amministrazione comunale ha ritenuto strategici.
Uno di questi è il piazzale del santuario di Madonna di Rosa, «anche in ragione del Giubileo straordinario – si legge nel documento firmato dal comandante della polizia locale, Achille Lezi –, che include il santuario tra i luoghi dell’evento».
A Madonna di Rosa, la porta santa sarà aperta domenica. Le telecamere, in questo caso, vengono installate lungo la strada regionale 463, accanto alla quale si trova il piazzale del santuario mariano.
Oltre al luogo sacro, ci sono tre incroci, quelli tra le vie Roma e Fosse e viale del Mattino (rotatoria di Fontanis), tra le vie Savorgnano e piazzale Linteris (zona ospedale) e tra le vie Oberdan, monsignor Corazza e Divisione Garibaldi (rotatoria tra Conad e futuro carcere).
Siti «da ritenersi strategicamente rilevanti per il controllo del territorio – continua il documento –: sono aree di intersezione tra le maggiori direttrici di traffico che attraversano il territorio comunale».
Si è dunque proceduto con lavori in economia a trattativa privata, dando incarico alla ditta che aveva già ampliato l’impianto originario ed era intervenuta per manutenzioni e sostituzioni dovute al maltempo.
E’ dunque la ditta B-Reteco spa di Verona, che sta installando le 11 telecamere nei quattro punti elencati, comprensive di accessori e licenze per la trasmissione dei segnali video, nonché due monitor aggiuntivi per la centrale operativa. Un intervento da 48 mila 556 euro, Iva compresa. E non è finita.
L’assessore alla Sicurezza, Luciano Piccolo, ha riferito che sono in dirittura d’arrivo tre nuovi dispositivi di ultima generazione, in grado di leggere le targhe delle auto inserite in “liste nere”. Va ancora ufficializzato dove installarle.
E si attende di sapere dalla Regione se finanzierà con altri 30 mila euro l’arrivo di ulteriori telecamere (presumibilmente sette).
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