San Valentino a Udine, la storia si ripete: in borgo Pracchiuso da 329 anni si fa festa

Fino a martedì 14 febbraio l’omaggio al Santo invocato contro la peste. Spettacoli musicali e canori, la benedizione di pane e chiavette
Udine 14 Febbraio 2014. Festa di San Valentino in Via Pracchiuso. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi
Udine 14 Febbraio 2014. Festa di San Valentino in Via Pracchiuso. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi

UDINE. Sono trascorsi 329 anni da quella prima festa di San Valentino celebrata in borgo Pracchiuso per rendere omaggio al Santo invocato contro la peste e l’epilessia. Ma ancora oggi l’attesa per quella festa è molto alta lungo la via che un tempo apriva le porte della città a chi proveniva da Cividale.

I festeggiamenti inizieranno domenica 12 febbraio, alle 20.30, con lo spettacolo «San Valentino in Musica», che si svolge grazie alla collaborazione dell’assessorato al decentramento.

Sul palco dell’auditorium del centro culturale delle Grazie si esibiranno due gruppi molto legati al borgo udinese: il coro «Spiritual Ensemble» e il gruppo «Stelutis di Udin», che quest’anno festeggerà il suo 40esimo anniversario.

Nel pomeriggio di lunedì, quindi, il via ufficiale alla festa, che gode del patrocinio del Comune di Udine e della collaborazione dell’assessorato al turismo e al commercio per quanto riguarda soprattutto l’aspetto meramente fieristico.

Alle 16.15 i frati della parrocchia delle Grazie apriranno le porte della chiesa di San Valentino e alle 16.30 saranno gli stessi Servi di Maria a benedire il pane e le chiavette prima di metterli a disposizione dei fedeli.

Alle spalle dell’altare maggiore della chiesetta, i volontari e i giovani della parrocchia saranno a disposizione per la distribuzione.

Il Comitato festeggiamenti del borgo, composto a sua volta da commercianti e residenti volontari, curerà anche quest’anno l’animazione e gli aspetti culturali dell’evento e, dopo il concerto della domenica, ha pensato di allestire un mercatino dell’usato negli spazi del “Fogolar” al civico 87, che aprirà alle 17.

Sempre in una sala della struttura, che sorge nella casa natale di Tina Modotti – riconoscibile per la facciata interamente riempita da scritti in bassorilievo -, alle 20.30 andrà in scena lo spettacolo «Tina Modotti, gli occhi e le mani» con Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino.

Martedì, invece, via Pracchiuso sarà completamente chiusa al traffico e dalle 9 apriranno i battenti le bancarelle. Alle 9.30 sarà celebrata la prima messa in San Valentino, che sarà seguita da quella delle 11 in friulano con il coro «La Fontanute» di Molin Nuovo.

Nel pomeriggio dalle 15.30 è prevista animazione con gli artisti di strada e il mago «Deda» per i più piccoli lungo la via e alle 17.45 avrà luogo la sfilata storica con il «Gruppo Medievale di borgo Pracchiuso» e i tamburi del «Gruppo Storico la Desene», di Premariacco e Remanzacco.

Il corteo accompagnerà, quindi, le autorità civili e l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato da piazza Primo Maggio fino alla chiesa di San Valentino, dove sarà celebrata dallo stesso arcivescovo la messa solenne con l’animazione del coro «Barbara Bernardinis» di San Gottardo.

Per tutta la giornata sarà aperta la mostra con il mercatino dell’usato al “Fogolar” e nel cortile della parrocchia delle Grazie saranno visitabili i laboratori dei ragazzi dei Csre (Centro socio riabilitativo educativo) di via Massaua.

«Teniamo molto a questa festa, che continui a vivere anno dopo anno – dice Sandra Di Giusto, referente del comitato festeggiamenti -. È una tradizione che portiamo nel cuore, che è cresciuta assieme a noi fin da bambini.

Vogliamo, inoltre, che sia una festa di strada e non una sagra, mantenendo la sua vocazione di sempre con un occhio di riguardo all’aspetto culturale. Dobbiamo ringraziare per questo e per la disponibilità anche il parroco, padre Polotto, e tutti i frati delle Grazie».

Il comitato vorrebbe, poi, poter ampliare l’offerta culturale nel borgo, contando su un rilancio generale della zona anche grazie al prossimo arrivo della Prefettura.

«Esistono alcuni spazi vuoti e strutture non utilizzate – spiega Di Giusto -, che potrebbero essere aperte in occasioni come queste, o durante altri periodi dell’anno, per dare vita ad eventi o spettacoli, ma purtroppo non riusciamo ad accedervi.

Un esempio? Il giardino dell’ex ospedale militare, che ha un cancello chiuso su via Pracchiuso praticamente da sempre. I commercianti ce la stanno mettendo tutta per rilanciare il borgo con nuove attività ed energia, e attività correlate potrebbero essere un valido aiuto».

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