Salvare il Kinemax: scendono in campo le associazioni

A settembre artisti in piazza contro il multiplex di Villesse “Gorizia c’è”: la città deve trovare una nuova dimensione
Bumbaca Gorizia 01-06-2012 Kinemax, documentario Peteano - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01-06-2012 Kinemax, documentario Peteano - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Una mobilitazione generale, che coinvolgerà istituzioni, addetti ai lavori e semplici cittadini. E, soprattutto, tanti artisti e operatori culturali. Che sabato 21 settembre scenderanno in piazza (nella fattispecie in piazza Vittoria) per protestare contro l’apertura del nuovo multiplex di Villesse e, soprattutto, a sostegno del Kinemax, della sala cinematografica goriziana che costituisce il cuore pulsante per strutture come la Mediateca provinciale, il Palazzo del Cinema e per iniziativa internazionalmente riconosciute come il Premio Amidei.

La mobilitazione è organizzata dall’associazione “Gorizia è tua”, espressione della lista civica che conta tre rappresentanti in consiglio comunale, con la collaborazione e la supervisione artistica del Kulturni Dom del capoluogo isontino guidato da Igor Komel. Non ci saranno cortei, né azioni particolarmente eclatanti: sarà sostanzialmente una festa della cultura, con decine di artisti che si alterneranno per qualche ora sul palco che sarà allestito con ogni probabilità in piazza Vittoria, a pochi metri dagli ingressi del Kinemax.

Per il 9 ottobre è fissata l’udienza davanti al Tar regionale in seguito al ricorso presentato da Agis e Anec (Associazione generale italiana spettacolo e Associazione nazionale esercenti cinema) delle Tre Venezie contro la Regione Friuli Venezia Giulia: il ricorso contesta la decisione della Regione di non procedere con l’approvazione del piano delle sale in ossequio alla legge regionale del 2006. Una mancata approvazione che ha di fatto fornito il via libera alla realizzazione nel costruendo Tiare shopping di Villesse di un imponente cinema multisala, che rischia di mettere completamente in ginocchio i due Kinemax di Gorizia e Monfalcone.

«La nostra non vuole essere una presa di posizione contro la Regione - precisa il presidente di “Gorizia è tua”, Vincenzo Compagnone -, ma piuttosto un grido d’allarme sul futuro della nostra città: scemata la vocazione commerciale, il capoluogo isontino deve trovare una nuova dimensione, che potrebbe essere quella culturale». Nasce così l’idea della serata: sono stati contatti tra gli altri i Radio Zastava, Gino Pipia, Gabriella Gabrielli, ma anche il sempreverde Gigi Lo Re, che proprio nel corso della manifestazione potrebbe deliziare per l’ultima volta alla batteria la platea della sua Gorizia prima di appendere le bacchette al chiodo. Oltre alla musica, ci sarà spazio per riflessioni e letture, con Maja Monzani, Walter Mramor e Gianfranco Ziccarelli, mentre sul palco saranno invitati a prendere la parola anche i rappresentanti delle istituzioni, dal sindaco Romoli al presidente della Provincia Gherghetta, passando per gli assessori regionali espressione dell’Isontino.

Nei prossimi giorni saranno definite nel dettaglio le questioni logistiche e organizzative, compresa la data: salvo sorprese dell’ultimo minuto quella prescelta dovrebbe essere il 21 settembre, ma per evitare sovrapposizioni con il debutto della nuova stagione del Terzo Teatro la manifestazione potrebbe essere anticipata di un giorno.

Intanto, la Regione si muove: nel corso di un incontro con gli esponenti della civica che organizza l’appuntamento, l’assessore alla cultura Gianni Torrenti aveva illustrato nel dettaglio la situazione, peraltro non semplice per effetto del controverso decreto Monti sulle liberalizzazioni del gennaio 2012. L’esponente della giunta Serracchiani si era detto fiducioso che questo ostacolo, che aveva provocato la revoca nel febbraio dello stesso anno del piano regionale delle sale, possa essere superato attraverso un intervento a livello governativo della Regione.

Christian Seu

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto