Safilo, la manifestazione di protesta dei dipendenti. I sindacati: "L'azienda si può salvare"

Scatta il presidio davanti alla fabbrica. Cgil, Cisl e Uil: con i contratti di solidarietà si può risolvere la crisi

Il giorno della mobilitazione è arrivato. Stamattina, venerdì 13 dicembre, davanti allo stabilimento Safilo di Martignacco, i 250 lavoratori si sono riuniti per far sentire le loro voci. Come 10 anni fa torneranno a esporre striscioni e bandiere, l’obiettivo è far cambiare idea all’azienda: «Martignacco può essere salvata».

Safilo, l'appello dei lavoratori: "Salvate Martignacco"

Lo affermano le rappresentanze sindacali, Andrea Modotto (Filctem) e Pasquale Lombardo (Femca) che, questo pomeriggio, assieme al collega Nello Cum (Uiltec) parteciperanno al tavolo aperto da Confindustria Padova con i vertici aziendali. Non sarà l’incontro decisivo, Modotto e Lombardo lo sanno bene, ma resta pur sempre un confronto preparatorio all’auspicata attivazione del tavolo al Ministero dello Sviluppo economico (Mise). «Abbiamo già presentato la richiesta» sottoliena Modotto ricordando che il piano aziendale prevede «700 esuberi in Italia di cui 250 in Friuli con la chiusura del sito produttivo, 50 nello stabilimento di Padova e 400 in quello di Longarone».

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Un gruppo di operaie della Safilo all’esterno dello stabilimento di Martignacco/ Foto Petrussi

La Cgil punta alla Cassa integrazione straordinaria per valutare le carte da giocare in una trattativa che si preannuncia complessa. «Fino al 10 gennaio le bocce resteranno ferme – aggiunge Lombardo –, l’azienda ci ha convocato per il 7 gennaio e fino ad allora i lavoratori resteranno nello stabilimento anche se, nel periodo natalizio è già stato programmato un periodo di ferie».

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Lombardo non ha intenzione di gettare la spugna: «Per noi la strada principale è il contratto di solidarietà. Se l’azienda ci mette del suo, lo stabilimento di Martignacco può essere salvato distribuendo la solidarietà. Questo chiederemo al primo tavolo che si aprirà».

Queste sono ore concitate, a Martignacco si gioca la sorte di 250 persone al fianco dei quali, stamattina, ci sarà anche il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli. Anche il parlamentare Walter Rizzetto (Fdi) e il segretario regionale di Articolo 1, Mauro Cedarmas, sollecitano una soluzione. I sindacalisti ripetono che «lo stabilimento di Martignacco è il più performante del gruppo, è quello che registra la maggiore produttività e in cui si lavora meglio».

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Martignacco 11 dicembre 2019 Safilo ©Foto Petrussi

Lo faranno notare anche al tavolo della trattativa senza dimenticare di dire che in Friuli, rispetto al Veneto, il settore dell’occhialeria non è in grado di riassorbire 250 lavoratori. Persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno matura

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