Sacile, strane incursioni notturne nel condominio bruciato

I residenti sfollati temono che gli “sciacalli” possano violare i loro appartamenti. Trovati cancelli aperti, segni di effrazione, una porta abbattuta e vetri rotti

SACILE. Intrusioni notturne nel condominio incendiato in via Chiaradia: cancelli aperti, segni di effrazioni sul retro e la preoccupazione è quella degli inquilini sfollati. Venti giorni fa l’incendio divampato di notte nel sottoportico dalla cantina-laboratorio ha portato al sequestro dell’edificio.

«Li stiamo aiutando: i condomini vorrebbero tornare a casa loro, anche perché quasi tutti sono anziani e molto legati alla vita tranquilla – hanno detto alcuni vicini di casa delle quattro famiglie sfollate -. Ma i tempi del dissequestro e delle perizie sono quelli della giustizia». Un altro problema è il controllo della palazzina dalle attenzioni degli sciacalli.

Gli inquilini minacciati dalle fiamme il 10 agosto sono stati alloggiati dai parenti e gli sfollati con problemi si sono rivolti al Comune. «I servizi sociali hanno risposto alle richieste – ha messo in chiaro la vicesindaco Vannia Gava dopo i sopralluoghi -. E’ chiaro che il Comune deve riconoscere lo stato di difficoltà per intervenire».

Il problema numero due è il pericolo delle intrusioni notturne: ci sono ancora panni stesi sulle terrazze nel retro aggredite dal fumo in quella notte che cambiato l’estate di quattro famiglie. La porta di ingresso del palazzo è stata abbattuta, ci sono vetri rotti e il cancello non ha lucchetti: la zona è “off limit”, al buio completo di notte e permeabile alle intrusioni.

Le quattro famiglie sfollate dagli appartamenti sotto l’assedio delle fiamme sprigionate dal laboratorio comune a pianoterra, non sono più rientrati nelle loro case. Il palazzo è stato posto sotto sequestro penale: si dovrà attendere il via libera dopo le indagini sulle cause dell’incendio e poi la perizia statica, prima di un eventuale riatto. Oltre 100 mila euro di danni e tempi lunghi.

Un sacilese e un dominicano hanno sfidato le fiamme per salvare tre anziani dall’incendio negli appartamenti evacuati. Tragedia sfiorata, quindi, per un’inquilina di 94 anni e altri due coniugi di 75 e 83 anni: sono stati salvati dalle urla dei ragazzi Albino Marisa e Moises Benzant che abitano nella via Peruch.

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