Roveredo, medico di base lascia Ci vorranno mesi per sostituirlo

ROVEREDO. Il pensionamento di un medico di base ha ridotto il numero dei professionisti operativi in paese, passati da quattro a tre. Alberto Osenda è entrato in quiescenza nel mese di dicembre per...

ROVEREDO. Il pensionamento di un medico di base ha ridotto il numero dei professionisti operativi in paese, passati da quattro a tre. Alberto Osenda è entrato in quiescenza nel mese di dicembre per raggiunti limiti d’età lavorativa, ma le procedure per la sua “sostituzione” potrebbero durare diversi mesi.

«Il percorso in questi casi è standardizzato – informa l’assessore al Sociale Giovanni Carpeggiani –, temo che i tempi saranno piuttosto lunghi». Prima di ottenere il quarto medico, ipotizza il delegato di giunta, «occorrerà aspettare almeno aprile». In situazioni di questo genere, la procedura prevede che l’Azienda sanitaria effettui un sondaggio tra i dottori che operano altrove per capire se ve ne sia qualcuno disposto a trasferirsi a Roveredo. Nel caso in cui nessuno si faccia avanti, sarà la stessa Azienda a nominare un professionista, scegliendolo dalle graduatorie.

«Se siamo fortunati il nuovo medico di base arriverà ad aprile – aggiunge Carpeggiani –, perché in quel mese ci sarà una “finestra” per i trasferimenti. In caso di nomina bisognerà aspettare giugno. Ho insistito con l’Azienda sanitaria per sveltire i tempi. Ma non è semplice, bisogna rispettare passaggi burocratico obbligati».

Gli uffici comunali in questi giorni stanno facendo gli straordinari per garantire il trasferimento dei pazienti che erano di Osenda agli altri dottori (Paolo Montanucci e Micaela Giacomel, che operano negli spazi del nuovo poliambulatorio ricavato all’interno dell’edificio municipale, e Giovanni Romano, il cui ambulatorio ha sede al civico 7 di via XX Settembre). «Le richieste sono numerose, e qualche disagio purtroppo è inevitabile – nota l’assessore competente –. L'aspetto positivo è che il cambio del medico può essere fatto direttamente in municipio, essendo i funzionari abilitati a effettuare la modifica della tessera sanitaria. In questo modo evitiamo ai cittadini di rivolgersi a Villa Carinzia a Pordenone».

Non tutte le richieste dei pazienti roveredani potranno essere soddisfatte: arrivate a saturazione le disponibilità dei tre medici rimasti – che potranno accettare persone in soprannumero, previo accordo con l’Azienda sanitaria – , le altre potranno essere soddisfatte solo da dottori che operano nei comuni limitrofi, in attesa che la situazione torni alla normalità con l’arrivo del nuovo professionista.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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