Ritrovato dai carabinieri un antico dipinto rubato 19 anni fa a Villa Tiepolo: 3 denunce

È stato ritrovato dopo 19 anni un antico dipinto trafugato a Villa Tiepolo, a Visinale di Pasiano. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia lo hanno recuperato in una casa d’aste di Genova, dove stava per essere battuto con un prezzo base di 80 mila euro, rilanci esclusi. Secondo gli esperti, però, il dipinto vale cinque volte di più. Nei guai per ricettazione tre bresciani.
IL FURTo in villa
Il quadro, raffigurante “San Giovanni Battista fanciullo con pecora” era stato rubato nel maggio del 1999 dalla cappella gentilizia dedicata alla Beata Vergine della purità, adiacente la villa settecentesca. Faceva parte della collezione di Antonio Centazzo, il restauratore e commerciante di antichità pasianese scomparso l’anno scorso. Si era accorto del furto subito in occasione di una funzione religiosa officiata nella cappella privata e aveva così sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Prata. All’epoca era sparito anche un altro dipinto, raffigurante la Madonna. Non è mai stato ritrovato.
il dipinto
Il facoltoso collezionista d’arte pasianese aveva fornito ai carabinieri anche un’immagine del dipinto, racchiuso in una cornice di legno dorato, di dimensioni importanti (90 per 120 centimetri). Il quadro, che recava la firma del noto pittore spagnolo Bartolomeo Estavan Murillo, era stato attribuito a un artista ignoto del XVIII secolo. La casa d’aste genovese lo proponeva come la copia tratta da un originale olio su tela attualmente conservato al museo Del Prado di Madrid, conosciuto come “San Giovannino”.
L’inchiesta
L’indagine, coordinata dalla procura di Brescia, parte da una serie di controlli a larga scala effettuati dai militari di Venezia su beni d’arte messi in vendita in case d’aste italiane e all’estero, ma anche in negozi e mercatini d’antiquariato. Proprio dalla comparazione dell’immagine del dipinto commercializzato dalla casa d’aste genovese, con quelle contenute nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti (il più grande databese di opere d’arte esistente al mondo), i detective dell’Arma si sono accorti che era identico a un quadro rubato nel 1999 in provincia di Pordenone. I carabinieri del Tpc di Venezia, con la collaborazione dei colleghi delle stazione di Sacile, di Prata e di Sabbio Chiese hanno accertato che il dipinto era di proprietà del collezionista pasianese.
La lampa di wood
Il dipinto è stato sequestrato e quindi è stato valutato dagli storici dell’arte della sorprintendenza archeologica alle belle arti e paesaggio per il comune di Venezia e la alaguna. Gli esperti, dopo un attento esame tecnico effettuato attraverso l’utilizzo della lampada di Wood e lo studio di alcune riproduzioni fotografiche d’archivio, hanno confermato la perfetta corrispondenza dell’opera sequestrata con quella trafugata.
Le denunce
I militari dell’Arma, coordinati dal maggiore Christian Costantini, hanno ricostruito il percorso a ritroso compiuto dall’opera rubata. Un imprenditore e la sua compagna e un commerciante, tutti e tre residenti nel bresciano, sono stati denunciati per ricettazione. Si sono difesi sostenendo di possedere il dipinto da un’epoca addirittura antecedente a quella in cui si è verificato il furto, ma non hanno saputo giustificarne provenienza e acquisto. —
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