Rinasce Villa Chiozza riaprono il parco e i vecchi percorsi
Cervignano: ultimati i lavori di messa in sicurezza Dopo 15 anni sarà percorribile l’itinerario del fiume

CERVIGNANO. Riapre il parco di Villa Chiozza, sede di PromoTurismo Fvg. E con lui tornerà pubblico, per la prima volta dopo 15 anni, l’itinerario “del fiume”. L’area verde è nuovamente a disposizione dei cittadini, dei turisti e delle associazioni per visite guidate, iniziative e manifestazioni.
I lavori di manutenzione straordinaria, avviati da PromoTurismoFvg, in collaborazione con il Comune di Cervignano, sono stati infatti ultimati. Il sito di Scodovacca, considerato dalla Soprintendenza di interesse storico e turistico, è stato aperto al pubblico per la prima volta, nel 2013 dall’allora Agenzia TurismoFvg, sempre in collaborazione con il Comune, ma è rimasto chiuso per circa un anno e mezzo per effettuare i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione.
Un’area verde che ospita 5300 soggetti arborei, di cui 2500 ad alto fusto e due canneti di rilevanti dimensioni. PromoTurismoFvg, nel rispetto dei principi della Carta dei giardini storici IComos-Ifla, denominata Carta di Firenze (1982) che ha elaborato raccomandazioni riconosciute a livello internazionale per quanto concerne la salvaguardia e il restauro dei giardini storici pubblici e privati, ha avviato un processo di tutela e valorizzazione della qualità, ricchezza e fisionomia del parco. Un tanto al fine di garantire una fruizione consapevole. Sono stati eseguiti tutti i lavori per la messa in sicurezza del percorso principale denominato “dei canneti”, che ora è fruibile e aperto al pubblico. Si sta ultimando e sarà aperto in poco meno di un mese anche il percorso detto “dei carpini”.
Per la prima volta, inoltre, dopo 15 anni si sta lavorando con la Soprintendenza per il recupero dell’itinerario “del fiume”, che richiederà circa quattro mesi. «L’area ha una superficie complessiva di 22 ettari», fa sapere PromoTurismo Fvg, «comprendenti un’area boschiva con una varietà di vegetazione di assoluto pregio naturalistico e la riserva dei cervi, dove gli animali vivono protetti e il cui numero varia in base alla stagione riproduttiva. Di pregio anche il vigneto, piantato nel 1937 e ancora attivo, per la produzione di vino Refosco dal peduncolo rosso. Recentemente è stato attivato un processo di mantenimento per il valore storico e vitivinicolo del ceppo di Refosco, che prevede la sostituzione delle piante con altre dello stesso clone. Villa Chiozza è un’oasi dove le naturali geometrie di spazi ampi, che permettono di ammirare le piante nelle dimensioni naturali e nel succedersi delle stagioni, sono ora nuovamente a disposizione dei visitatori. L’obiettivo è favorire la conoscenza del territorio e la sua fruizione in termini turistici».
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