Rinasce la Seleco, previste 50 assunzioni

PORDENONE. Quando la Zanussi era l’azienda leader del bianco, la Seleco lo era del bruno. Che fossero lavatrici o televisioni, Pordenone era questi due marchi. Dominanti.
Poi la crisi, gli svedesi a Porcia, le difficoltà a Vallenoncello.
Ora, improvviso, l’annuncio. E quel nome che ritorna: Seleco. Guardando al futuro, non passato. Con una scommessa rischiosa, ma non per questo meno affascinante.
E’ ancora possibile produrre televisioni a Pordenone e fare concorrenza a colossi del settore come i coreani?
C’è chi ritiene di sì e, dopo le prime anticipazioni a dicembre, ha deciso di uscire allo scoperto: il gruppo Twenty spa, con sedi a Milano e a Roma, amministrato da Maurizio Pannella, ha acquisito i marchi Seleco e Brionvega. Li ha aggiunti a un altro marchio storico, Magnadyne, già finito nella sua disponibilità lo scorso anno e noto ai tifosi dell’Udinese perchè è il nome che compare sul retromaglia (il gruppo sponsorizza anche la Spal).
Venerdì alle 12 nella sede di Unindustria il presidente Michelangelo Agrusti e il direttore generale Paolo Candotti forniranno i dettagli del progetto.
Ma ciò che conta sapere, sin d’ora, è che la produzione ripartirà a Pordenone, in viale Treviso, nello stesso stabilimento ancora di proprietà della famiglia Asquini, chiuso da cinque anni ma ancora conservato in ottimo stato, con le linee di assemblaggio e distribuzione messe in sicurezza e tenute in efficienza.
Cinquanta le assunzioni nei progetti della Twenty di Pannella, con un inizio di produzione che potrebbe essere fissato addirittura già per il mese prossimo.
Ma chi sono Pannella e il gruppo Twenty? Il capitale sociale è stato portato da 1 a 2 milioni di euro e grazie alla fusione con Acr Costruzioni la patrimonializzazione è arrivata a 5 milioni. Dieci i milioni di fatturato nell’ultimo anno, con obiettivo di arrivare a 28 nei dodici mesi successivi.
A Pordenone ci sarà la sede della società e qui saranno prodotte le tv alto di gamma destinate all’Italia e all’estero.
Altri numeri e obiettivi saranno forniti venerdì a Unindustria. Ma quello che conta , intanto, è che un pezzo del cuore di Pordenone ha ricominciato a battere. Non sarà tutto, ma ogni cammino comincia da un primo passo. E oggi è il giorno dei sorrisi.
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