Rifiuti abbandonati Da Portogruaro arrivano “accuse” alla Bassa friulana

SAN VITO. I cittadini che abitano nella Bassa friulana sono i maggiori responsabili dell’abbandono di rifiuti tossici in territorio portogruarese. L’accusa arriva da Luca Michelutto, il presidente di Asvo, l’azienda che opera nello smaltimento rifiuti nel mandamento di Portogruaro.

Asvo è una società per azioni che ha svoltato radicalmente più di 10 anni fa affidandosi alla raccolta differenziata come “arma” per contrastare il degrado ambientale e per agevolare gli utenti dei comuni soci, che negli ultimi 60 anni hanno pagato una Tari agevolata, con “sconti” sulle tariffe dell’ordine del 9 e 10%.

Ebbene Luca Michelutto ha lanciato questa accusa nel corso di una conferenza stampa dove è stata presentata la convenzione tra Asvo e il comune portogruarese per incrementare la lotta al conferimento dei rifiuti pericolosi sul territorio. Il protocollo include inoltre l’assunzione di alcune guardie ecologiche. A sorpresa Michelutto se l’è presa con gli utenti friulani. «Non è un mistero – ha riferito Michelutto – che chi abita oltre il confine con il Veneto, e penso a comuni come Chions, Sesto o anche Morsano, arrivi da noi nel portogruarese per gettare immondizia. Tra questi rifiuti ci sono anche quelli nocivi per smaltire i quali ci vogliono almeno tremila euro».

Michelutto ha poi illustrato un esempio che ha riguardato lui stesso. «Pochi giorni fa, durante un’escursione in bicicletta mi sono imbattuto nelle campagne tra San Michele e Morsano in un cumulo di rifiuto molto consistente. Non possono essere stati i concittadini del nostro bacino a compiere uno scempio simile, ma i friulani che non vogliono coprire i costi di smaltimento dei materiali più pericolosi».

Di sicuro Michelutto è convinto, tuttavia, che si tratti di una minoranza e che non tutti gli utenti della Bassa si comportano in codesto modo. –

R.P.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto