Riconoscimento dal Ministero per il progetto Mindfulness
«Uno studio degno di una pubblicazione su riviste accademiche internazionali». Così si è espresso il professor Davide Anchisi del Dipartimento di Scienze mediche e biologiche dell’Università di Udine rispetto al lavoro di ricerca “Mindfulness - la mente del corpo”. Un progetto realizzato dal liceo classico Stellini, in rete con il liceo scientifico Copernico e in collaborazione con l’Università e il Comune di Udine, che si è meritato la pubblicazione sul sito del Ministero dell’istruzione, nella pagina “Storie di successo”.
Un bel colpo per i due licei udinesi, che vengono così gratificati per il loro impegno in un progetto di ricerca inserito nell’esperienza formativa dell’alternanza scuola-lavoro, diventata obbligatoria con la legge 107/2015, la cosiddetta “Buona Scuola”. Il lavoro è nato da un’idea del docente stelliniano Luigino Sepulcri, che da anni collabora con il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università e con il Comune di Udine su progetti che riguardano la salute e il benessere.
Questo progetto, il cui obiettivo è stato quello di aumentare la capacità di attenzione degli studenti sul piano fisico e mentale, si è sviluppato attorno al concetto della mindfulness, intesa come meditazione attraverso cui si può ottenere la piena padronanza di sé, liberandosi dal flusso di pensieri ed emozioni. «Il lavoro – ha spiegato Sepulcri – ha rappresentato l’occasione di proporre agli studenti una ricerca sperimentale in grado di avere ricadute positive sia sul fronte sportivo che nella vita quotidiana con effetti sulla gestione dello stress e il raggiungimento di migliori performance scolastiche e lavorative. I ragazzi hanno reagito con entusiasmo, imparando a collaborare e a relazionarsi con studenti di altri scuole e professionisti». La base della teoria del professor Sepulcri è il ritenere che la pratica della mindfulness sia particolarmente efficace per la gestione delle emozioni negli studenti, incrementando l’attenzione e la flessibilità intesa come abilità di adattamento ad una nuova situazione cognitiva e motoria.
Partendo da questo presupposto è stata fondamentale la collaborazione tra studenti provenienti da due licei diversi, uno umanistico e l’altro scientifico, favorendo così la teoria della complementarietà tra i saperi e l’entusiasmo degli studenti stessi.
«Per la prima volta – ha commentato la professoressa Antonella Rotolo – al Liceo Stellini abbiamo affrontato l’alternanza scuola-lavoro consapevoli della necessità di avviare percorsi innovativi, al passo con i cambiamenti della società e le sfide che il mondo del lavoro riserverà in futuro ai nostri allievi.
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