Riaprirà in primavera il rifugio Nordio
La struttura era stata danneggiata da un incendio nel febbraio 2016, investiti 450 mila euro

MALBORGHETTO. Sono praticamente terminati (mancano solamente gli arredi interni), i lavori di ricostruzione del rifugio Fratelli Nordio e Riccardo Deffar, struttura che era stata seriamente danneggiata dall’incendio la notte tra l’11 e il 12 febbraio 2016. A provvedere all’intervento è stato il soggetto proprietario, la società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Club alpino italiano, che sperava di riattivare il rifugio già per la scorsa estate, ma a causa di lungaggini burocratiche la preziosa funzione tornerà ad essere una realtà solo dalla prossima primavera.
Situato a Sella di Lom, nell’alta Valle di Ugovizza, è un punto di appoggio per le escursioni sul monte Oisternig, la bella cima delle Alpi Carniche. La stagione invernale, comunque, servirà alla proprietà anche per affidarne la gestione.
Da ricordare che quella in corso è la quarta ricostruzione del rifugio: l’ultima nel 2003. Nel corso dei lavori, affidati all’impresa CoGeP di Tolmezzo, sono stati sostituiti tutti i settori di parete portante in legno che erano stati danneggiati dalle fiamme, ricostruito completamente anche il tetto con la sostituzione di tutte le travature. Il completamento della copertura consentirà al fabbricato di superare in sicurezza la stagione invernale, con la neve che ormai sta arrivando un po’ ovunque in montagna. Completati anche i lavori di ripristino degli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento nonché la bonifica e ritinteggiatura degli ambienti interni. Ripristinata pure la coibentazione e la perlinatura in larice esterna.
Domenica scorsa, al tradizionale “licof”, hanno brindato un centinaio di persone: chi ha partecipato ai lavori, ma anche il sindaco Preschern e il parroco don Mario Gariup.
Nel complesso si tratta di un investimento di 450 mila euro, in buona parte coperti dall’assicurazione. I lavori erano stati appaltati a inizio settembre dell’anno scorso.
La notte tra l’11 e il 12 febbraio del 2016 le fiamme avevano colto nel sonno la famiglia della gestrice della struttura, Angela Virgallito, di Tarvisio, e con loro anche tre escursionisti francesi che avevano deciso di trascorrervi la notte durante la loro escursione sulle montagne friulane. Tutti i presenti riuscirono comunque a mettersi in salvo.
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