Riabilitazione cardiaca: il polo di Gemona decolla

GEMONA. Fino ad ora sul territorio regionale non c’era niente di simile. La Struttura polifunzionale del presidio ospedaliero per la Salute di Gemona è stato una sorta di scommessa che l’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 Alto Friuli Collinare Medio Friuli ha voluto fare.
Una sperimentazione che, oggi, sta dando i suoi frutti. È stato dimesso ieri il primo paziente ricoverato in riabilitazione cardiologica a Gemona. Lo annuncia il direttore della struttura di Cardiologia Antonio Di Chiara.
«Da marzo – spiega – il centro ha iniziato a svolgere l’attività di ricovero post-chirurgico per cardiopatici che necessitino di un periodo di riabilitazione fisica, educativa e per stili di vita adeguati».
Così è stato per un paziente ricoverato all’ospedale di Udine a marzo in seguito a un infarto. «Operato di bypass in circolazione extracorporea in Cardiochirurgia al Santa Maria della Misericordia – spiega Di Chiara –, è stato poi trasferito a Gemona, quindi dimesso dopo rieducazione funzionale ed educazione terapeutica durata una decina di giorni».
La struttura può contare su uno staff composto da medici, psicologi e nutrizionisti che non solo seguono il percorso clinico del paziente, ma intervengono anche sulle sue abitudini alimentari o sugli stili di vita per la riabilitazione.
Dopo l’inaugurazione della nuova dialisi, dunque, l’Aas3 procede a passo spedito nel riassetto dell’organizzazione e nella gestione delle strutture.
«Questo per noi è un traguardo importante – ammette il direttore generale Pier Paolo Benetollo – in sanità dobbiamo puntare a un miglioramento continuo, ma aprire nuove strade è motivo di grande soddisfazione per tutte le persone che partecipano al progetto e voglio ringraziare a nome della direzione aziendale i collaboratori che hanno reso possibile questo progetto» sottolinea il direttore generale.
Frattanto, anche la Cardiochirurgia di Trieste ha contattato la struttura gemonese.
La neonata Aas3 sta effettuando la riorganizzazione complessiva su base aziendale delle attività di cardiologia: si punta alla specializzazione con l’obiettivo di fornire a ogni persona il servizio adatto.
Di conseguenza, le persone affette da patologie cardiache croniche importanti vengono prese in carico da ambulatori specifici per la singola patologia, nelle sedi dotate delle adeguate strumentazioni.
Chi ha subito un infarto, quindi, viene accolto nelle strutture collocate a Tolmezzo e San Daniele dove può disporre di competenze specialistiche e di tecnologie in grado di fornire prestazioni di migliore qualità e coerenti alle linee guida nazionali e regionali, questo approccio consente di ottenere risultati di salute migliori.
«A Gemona abbiamo potenziato notevolmente l’attività di Cardiologia – assicura Benetollo – abbiamo raddoppiato l’offerta di visite cardiologiche, avviato la degenza di riabilitazione all’interno della struttura polifunzionale».
Ultima in ordine di tempo l’attivazione di un servizio di cardiologia dedicato alla collaborazione con i medici di Medicina generale un cardiologo a loro disposizione per consulenze dirette, telefoniche o con visite ambulatoriali o domiciliari da fare insieme.
(Ha collaborato Piero
Cargnelutti)
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