Resta appeso con la testa al finestrino: bimbo grave

PREMARIACCO. Incastrato con la testa nel finestrino e rimasto a penzoloni per minuti. Una tragica fatalità, un gioco finito male: un bimbo di nemmeno 3 anni è rimasto vittima, ieri mattina, di un terribile incidente nel cortile della sua abitazione, sul territorio di Premariacco. Tutto è successo nel giro di pochi istanti e senza che dal giardino si levasse alcun rumore, che sarebbe stato provvidenziale per richiamare l’attenzione dei familiari, in casa al momento del dramma: il bambino, ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine – la prognosi è riservata: decisive saranno le prossime ore –, ha cercato di infilarsi nell’auto della madre attraverso il finestrino, aperto per metà. Per raggiungere il pertugio si è arrampicato su uno sgabello che si trovava nei pressi della macchina: ed è stato proprio quello a tradirlo, posto che esattamente nell’attimo in cui il piccolo ha inserito il capo nell’apertura il supporto – vacillato, probabilmente, sotto la spinta delle gambe – si è spostato, facendo mancare il punto d’appoggio. La testa, come detto, era ormai dentro l’abitacolo: il piccolo è rimasto incastrato, con il collo premuto sul bordo del vetro e il corpo giù, a ciondoloni. Nessuno, né dalla villetta né dalla via, ha avuto modo di accorgersi di quel che stava succedendo. I fratellini del bambino avevano giocato con lui, all’aperto, fino a una decina di minuti prima. Poi erano rientrati in casa, lasciando il piccolo in giardino. Anche la mamma era all’interno dell’abitazione: è uscita a cercare il “cucciolo” di famiglia solo quando si è resa conto della sua assenza, una decina di minuti più tardi. È corsa nel cortiletto, si è guardata attorno e si è trovata a dover affrontare una scena agghiacciante: il bimbo pendeva dal finestrino della vettura, privo di sensi.
Proprio alla donna, professionista del settore sanitario, si devono le prime, fondamentali manovre di rianimazione, che hanno consentito di stabilizzare il piccolo in attesa dell’arrivo del 118, sopraggiunto con l’elicottero. Intubato e trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, il bambino ha subìto – stando alle informazioni trapelate – un principio di soffocamento e un arresto cardio-circolatorio. In serata s’è risvegliato e la Tac è risultata negativa.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti, insieme al personale di soccorso, i carabinieri della stazione di Premariacco, trattenutisi in loco a lungo per ricostruire l’episodio nei minimi dettagli. La situazione, peraltro, non presentava elementi di dubbio: «La dinamica è apparsa subito chiara», confermano dalla Compagnia di Cividale.
La notizia dell’incidente si è sparsa in fretta, nella zona in cui vive la famiglia e, a catena, in quella, limitrofa, di Premariacco, suscitando sentimenti facilmente intuibili e generando un’inevitabile, accorata atmosfera d’attesa. «In situazioni del genere – commenta il sindaco Roberto Trentin (nella foto) – sono doverosi il silenzio e il rispetto. La comunità si stringe attorno ai familiari, in queste ore di profonda ansia».
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