Renziani, ma non troppo Pd cittadino su due binari

Renzi 35, Orlando 27, Emiliano 2. Il circolo del Pd di Gorizia-San Floriano è ancora renziano, ma non troppo a giudicare dall’esito della votazione sulle tre mozioni congressuali nella “convention” di venerdì sera al ridotto del Kulturni Dom.
La riunione, importante passaggio preliminare in vista delle primarie del 30 aprile (seguirà, mercoledì, un’assemblea provinciale) ha messo in luce alcuni segnali che portano verso una volontà di cambiamento, per un partito più aperto al dialogo con la gente e il territorio, all’insegna peraltro di un confronto rispettoso e civile proprio come quello che ha caratterizzato l’incontro al Kulturni.
Nella lista a sostegno di Renzi (la cui mozione è stata illustrata dal docente universitario Daniele Ungaro) il nome di maggior spicco era sicuramente quello della senatrice Laura Fasiolo. Con l’ex premier si è schierato anche il capogruppo comunale Giuseppe Cingolani, assente giustificato perché in gita scolastica, oltre a Ivan Bratina e altri. Nomi di spicco a sostegno di Orlando: la mozione del ministro della giustizia è stata presentata dall’onorevole Giorgio Brandolin, mentre della lista facevano parte il segretario provinciale Marco Rossi, quello comunale Franco Perazza, Marzio Lamberti che presiedeva l’assemblea, il consigliere comunale Oliviero Furlan e la responsabile organizzativa Liviana Cechet. «Il Pd», ha commentato Perazza, «è un partito vero con una vera dialettica e, anche se faticoso, il dialogo è parte integrante del suo Dna. Per Gorizia il percorso di rinnovamento è particolarmente impegnativo, perché si interseca con le elezioni amministrative e quindi richiede uno sforzo maggiore che, però, ci anima e ci dà le giuste motivazioni».
Prima della presentazione delle mozioni (quella di Emiliano non aveva nessun nome in lista, per cui a leggerla è stato Marzio Lamberti) sono intervenuti, oltre a Perazza, il candidato sindaco Roberto Collini, la senatrice Laura Fasiolo e il deputato Giorgio Brandolin. «Altrove ci sono soluzioni imposte dall’alto», ha detto Collini, che l’8 aprile inaugurerà la sede elettorale negli ex locali della Kmecka Banka, di fronte ai giardini pubblici. «Noi lavoriamo per dare discontinuità al lavoro fatto in questi anni da chi ha governato e per recuperare quella solidarietà che dev’essere in grado di fondere politica e società».
Nel successivo dibattito sono intervenuti Franco Miccoli, Ivan Bratina, Marco Rossi, Oliviero Furlan e Livio Semolic.
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