Regionali, caos Centrodestra: Lega affonda anche Marin e Fedriga si fa avanti

Pare che al Carroccio non vada giù la condanna datata 2014 da parte della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti - contemporanea a quella di un ex leghista poi espulso dal partito, cioè Edouard Ballaman - a risarcire la Regione per 12 mila 407 euro per una serie di rimborsi spese risalenti al 2011. Intanto il neo parlamentare dichiara: "Sento il dovere di mettermi a disposizione della mia amatissima terra, il Friuli Venezia Giulia"

UDINE. La notte pare avere bruciato un altro candidato in pectore del centrodestra in Regione.

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Dopo un iniziale sì al nome di Roberto Marin, infatti, sembra che - soprattutto facendo seguito ai malumori della "pancia" del partito - i vertici della Lega abbiano bloccato questa mattina, venerdì 16 marzo, il via libera all'ex sindaco di Grado.

La motivazione? La condanna datata 2014 da parte della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti - contemporanea a quella di un ex leghista poi espulso dal partito, cioè Edouard Ballaman - a risarcire la Regione per 12 mila 407 euro per una serie di rimborsi spese risalenti al 2011.

A questo punto il gioco dell'oca conservatore riporta (aggiornamento delle 10) Renzo Tondo come possibile candidato, seguito da un tandem Massimiliano Fedriga-Riccardo Riccardi (ma bisogna convincere Silvio Berlusconi) anche se non è affatto esclusa la clamorosa rottura con la Lega pronta a correre senza Forza Italia.

Fedriga, del resto, ha appena dichiarat: "Visti i disastri fatti dalla gestione Serracchiani-Bolzonello e la situazione venutasi a creare, sento il dovere morale e politico di mettermi a disposizione della mia amatissima terra, il Friuli Venezia Giulia. Non intendo abbandonarla perché penso e credo di poter fare moltissimo per la mia gente."

La nota diffusa da Fedriga non sarebbe una candidatura definitiva da parte del centrodestra alle prossime elezioni regionali.

Secondo le interpretazioni fatte nel mondo politico locale, più che un annuncio, sarebbe un messaggio agli alleati sulla necessità di affrettare i tempi e di raggiungere un accordo sul nome di chi dovrà sfidare il candidato del centrosinistra, Sergio Bolzonello, alla tornata di aprile.

Una sorta di messaggio definitivo con il quale la Lega non escluderebbe la possibilità di smarcarsi proprio dagli alleati pur di definire la situazione in Friuli Venezia Giulia.

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