Recupero dell’ex caserma Amadio Scintille nelle liste di centrosinistra
Sul tema Zanuttini (Progetto Cormòns) e l’assessore Nardin (Uniti) si criticano attraverso i social Il sindaco getta acqua sul fuoco: ciò testimonia che nella nostra coalizione c’è libertà di pensiero

CORMÓNS. Scintille nel centrosinistra sul tema degli edifici vincolati dalla Sovrintendenza nell’ex caserma Amadio di Cormòns. A sollevare la polemica è stato un post su facebook del candidato consigliere di Progetto per Cormons Stefano Zanuttin, che ha avuto uno scambio di vedute piuttosto significativo con l’assessore uscente ai Lavori pubblici, Paolo Nardin, candidato consigliere con la lista Uniti per Cormons nella stessa coalizione, nel corso della conferenza organizzata dalle due liste che supportano Lucia Toros sul futuro dell’area ex militare. Zanuttin nel post-convegno non le ha mandate a dire sui social: «Ho molto apprezzato l’approccio della candidata sindaco Lucia Toros nell’affrontare un argomento così complesso e sotto molti aspetti spinoso», ha sottolineato Zanuttin, che ha poi calato il carico nei confronti di Nardin: «Rimango interdetto invece dal comportamento aggressivo nei miei confronti e non consono a un amministratore dell’assessore ai Lavori pubblici che di fronte alle problematiche connesse alla gestione di un edificio vincolato dalla competente Sovrintendenza ha saputo solo proporne la demolizione».
Parole dure, che Zanuttin (di professione ingegnere) ha spiegato poi così: «Nel corso della serata Nardin ha evidenziato come il costo per la messa a norma sismica dei dormitori si aggiri attorno ai 9 milioni di euro: ho fatto presente che la suddetta cifra è troppo alta per un adeguamento del genere, e ho proposto di perseguire la strada del recupero degli edifici vincolati, piuttosto che quella della demolizione, indicando anche la possibile creazione di un museo della caserma che attirerebbe migliaia di persone che hanno svolto qui la naja e che sicuramente tornerebbero così volentieri a Cormons: Nardin mi ha risposto attaccandomi e dicendo che non si fa a gara a chi ha le idee migliori, che il preventivo di 9 milioni di euro è giusto, e che io non so tutte le cose». Da qui l’irritazione di Zanuttin manifestata poi attraverso i social. Questa la versione di Nardin: «I numeri parlano chiaro: in questa fase non possiamo tenere in piedi l’edificio vincolato perché costa troppo: il buonsenso dice che sia più semplice demolire mantenendo un basamento che ricordi la struttura. Se Zanuttin è un conservatore va benissimo, non possiamo pensarla tutti sempre allo stesso modo: ma c’è un problema pratico non da poco nella riqualificazione di quelle strutture. A ogni modo credo sia davvero poco opportuno aver scritto su facebook». Questo infine il commento della candidata sindaco Toros: «L’episodio testimonia come nella nostra coalizione ci possa tranquillamente essere la libertà di avere pensieri e sensibilità di tipo diverso. Personalmente, però, per opportunità, nel candidato consigliere di Progetto per Cormons avrei evitato quella pubblicazione sulla propria pagina social».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video