Razzia di beni nel ristorante fra i campi

Premariacco: alla Piccola trattoria San Mauro rubati l’altra notte stufa, affettatrice, champagne e persino la stufa a pellet
Di Lucia Aviani
Premariacco 19 maggio 2016. Piccolo ristorante San Mauro. © Foto Petrussi / Petrussi Diego
Premariacco 19 maggio 2016. Piccolo ristorante San Mauro. © Foto Petrussi / Petrussi Diego

PREMARIACCO. Un po’ di tutto, dal fondo cassa (meno di 100 euro) ad alcune bottiglie di champagne, passando per una stufa a pellet: hanno pescato a strascico i ladri che nella notte fra martedì e mercoledì si sono introdotti nella Piccola trattoria San Mauro, in Comune di Premariacco, e hanno appunto fatto man bassa, prelevando una folta e diversificata serie di beni. Il danno complessivo è ancora in fase di quantificazione ma parrebbe aggirarsi sull’ordine dei 6 mila euro, importo calcolato per difetto.

Per introdursi nel locale, che si sviluppa al centro di un ampio parco (accanto al campo di volo) e che annovera 150 posti a sedere, i malviventi hanno forzato la porta principale, avvalendosi - come attestano evidenti tracce sul legno - di un piede di porco. Verosimile supporre che avessero già le idee ben chiare su cosa sottrarre e su dove trovare gli oggetti che avevano puntato: il blitz, così, deve essersi consumato in fretta, con il trasporto della refurtiva su un mezzo posteggiato all’esterno del ristorante. Di sicuro, viste le modalità del furto, ad agire è stata una banda, cui l’assenza di sistemi d’allarme ha consentito di agire indisturbata.

Al mattino seguente, al momento della riapertura dell’esercizio (che nella giornata di martedì era rimasto chiuso per turno di riposo), la brutta sorpresa per il personale, immediatamente accortosi del serramento scardinato e degli ammanchi. Dalla trattoria sono spariti, oltre agli elementi già citati (la stufa, fra l’altro, è rimasta danneggiata nella fase del trasferimento), anche un computer e un’affettatrice. Immediata la chiamata ai Carabinieri della stazione di Premariacco, dove ieri è stata sporta denuncia.

Al ristorante sono convinti si sia trattato «di un puro e semplice dispetto, di una vendetta». Il motivo? «Abbiamo negato – ipotizzano dalla trattoria – ospitalità per una festa a gente che non ci andava a genio. Secondo noi è partito da lì. La sensazione è che i ladri abbiano prelevato cose per uso domestico: l’affettatrice di sicuro non l’hanno presa per piazzarla di nuovo sul mercato; lo stesso vale per il vino e la stufa, che hanno pure rotto nella furia del trasferimento: invece che utilizzare la porta antipanico, che ha dimensioni ampie, sono infatti usciti per un passaggio piuttosto stretto, nel quale passava a stento. Il danneggiamento, così, è stato inevitabile. Insomma: gente maldestra».

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