Raffica di furti e atti vandalici

Impianti idrici presi di mira e le riparazioni costano migliaia di euro

UDINE. É un problema che in Friuli si sta riscontrando ultimamente con frequenza allarmante. Le case dell’acqua, in particolare in provincia, sono prese sempre più spesso di mira.

Raid vandalici, blitz ladreschi che hanno come effetto non soltanto la sottrazione degli incassi contenuti nelle gettoniere ma anche e soprattutto un danno pesantissimo per le strutture. Riparare le case dell’acqua può richiedere fino a 3mila euro e del resto le “casette”, in legno o in metallo, non sono infrastrutture poco costose, anzi.

Una casa dell’acqua di Natural Chiara, marchio della società privata Overland, può costare oltre 8mila euro se in metallo e più di 10mila euro se in legno, compresi i sistemi idraulici ed elettronici (la maggior parte monta dei monitor informativi per gli utenti).

A questi costi vanno aggiunti quelli per gli allacciamenti di acqua ed elettricità, per la gestione e per la manutenzione dei sistemi di refrigerazione, di filtraggio. Di recente sono state prese di mira in particolare le case dell’acqua di Natural Chiara a Palazzolo, San Giorgio di Nogaro e Latisana.

Ecco perché in alcune “casette” è stato deciso di togliere le gettoniere e di consentire soltanto l’utilizzo delle tessere Chiara card al posto delle monetine. Atti vandalici e blitz ladreschi si sono verificati in passato anche ai danni di altre case dell’acqua.

Da ricordare che saranno sette le “casette” di Natural Chiara che saranno attivate a Udine: parco Moretti (già inaugurata), piazzale Diacono, tra via San Daniele e via Ampezzo, in via Bariglaria tra Godia e Beivars, in via Joppi, in via Chisimaio, in via Afro Basaldella e in via Piutti. (pi.ta.)

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