Raffica di furti di bici: in stazione i controlli della Polfer
Tanti gli episodi segnalati nella zona di piazzale Libertà a Sacile. Ladri in azione anche di giorno e nonostante le telecamere

Controlli degli agenti della Polfer in stazione a Sacile, dove il via vai dei pendolari e turisti ha aumentato le presenze, dopo il Covid: le verifiche per la sicurezza sono costanti. «Oltre mille passeggeri al giorno – ha segnalato un capotreno – e controlli delle forze dell’ordine».
Anche le telecamere sono accese, ma il problema è quello dei ladri di biciclette, che sfidano la videosorveglianza e la fanno franca: sono ripartiti i furti in piazzale Libertà.
«In stazione abbiamo trovato il lucchetto tranciato della bici di mia figlia, che è sparita – ha segnalato Anna Maria Pinton –. Forse i ladri possono averla abbandonata altrove».
Furti a volontà anche di ruote e selle, pure in pieno giorno: studenti e pendolari parcheggiano la bicicletta e sono le prime vittime. Piazzale Libertà, davanti alla stazione ferroviaria, per i ladri è un supermarket dei pezzi di ricambio, magari da smerciare online.
«Tanti le rubano, poi usano le bici trafugate fino a quando funzionano – spiega Alessandro Scottà, imprenditore meccanico –. Alla prima foratura, le abbandonano. Sono convito che, prima o poi, troverò anche la mia bici, che mi hanno rubato, dentro a un fossato».
Tante bici sono finite nel magazzino comunale, in attesa dei proprietari: un anno fa l’asta online ha liberato in parte i locali. La banda delle bici si “accontenta” di marche anonime, in attesa di mountain-bike e delle due-ruote di lusso.
Gli annunci sui canali social si moltiplicano per ritrovare le bici rubate e le forze dell’ordine hanno raccomandato prudenza nei parcheggi: catene, lucchetti, stalli con le telecamere pubbliche ci sono anche di fronte alla stazione ferroviaria. «Buona prassi è quella di effettuare sempre una fotografia dei propri beni, in particolare delle biciclette – consigliano gli agenti –, che sono da sempre un appetibile bersaglio dei furti.
A rischio anche le e-bike e l’utilità a volte è l’uso consapevole dei social network per ritrovare la refurtiva, spesso abbandonata dopo il furto». A complicare la vita dei ciclisti ci si mettono le nuove tecnologie dei ladri.
Per esempio Strava, la app per il monitoraggio delle prestazioni sportive, che è molto usata nei gruppi social dei ciclisti, può essere spiata dalla banda delle bici
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