Raduno hippy e Sonica festival, in Val Tramontina divampa la polemica: "Qui serve un turismo di qualità"

TRAMONTI DI SOTTO. Hippy e Sonica Dance festival: la Val Tramontina è divisa a metà a causa dei due eventi che nelle ultime ore hanno fatto registrare il tutto esaurito ma anche casi di cronaca nera, polemiche istituzionali e proteste dei cittadini.
A dare fuoco alle polveri ci ha pensato il gestore del campeggio Valtramontina e sino al 2014 assessore al tempo libero a Tramonti di Sotto, Gregorio Piccin.
«Vogliamo rendere pubblica la nostra dissociazione dalla scelta operata da questa amministrazione comunale e dalla Pro loco di piazzare nel pieno della stagione turistica un evento che confligge apertamente con la vocazione della valle – ha tuonato Piccin dopo aver soccorso un partecipante al Sonica festival che vagava di notte tra i monti –. Il nostro campeggio, grazie a un sito tradotto in tre lingue, ai social e a un marketing di territorio che abbraccia tutte le valli pordenonesi sta richiamando in zona giovani e famiglie provenienti da Austria, Germania, Olanda e Francia. Abbiamo pernottamenti anche nei mesi generalmente “morti”.
Stiamo rendendo un servizio alla comunità. Ma è ora di capire che non possiamo mantenere capra e cavoli, organizzando eventi come il Sonica».
Secondo Piccin vanno discusse in un consiglio comunale aperto ai residenti le strategie per il futuro turistico del territorio.
«La Val Tramontina è un paradiso che può offrirsi a un nicchia europea di amanti del turismo slow – ha puntualizzato –. L’indotto può rivelarsi corposo. Si tratta di un fenomeno economico e sociale particolarmente sano. Noi lo stiamo dimostrando».
Ha un diavolo per capello pure Alido Rugo, presidente della Pro loco di Tramonti di Sopra. «Hanno fatto baccano per intere nottate, senza sosta – ha detto riferendosi ai partecipanti del Sonica –. È una vergogna. Siamo una terra in cui la gente viene per riposare e rilassarsi.
C’è stato chi alle 4 del mattino ha pensato al terremoto, visto che i vetri delle case vibravano. Degli emigranti sono rientrati in anticipo. Altro che gli hippy, bravissimi ragazzi che si stanno comportando in modo educato e civile».
Non ci sta a questa ricostruzione dei fatti il sindaco di Tramonti di Sotto, Giampaolo Bidoli, che ha voluto in valle il festival del Sonica.
«Da anni l’amministrazione e la Pro loco lavorano fianco a fianco per lo sviluppo del paese e con orgoglio ci prendiamo il merito di aver ottenuto grandi risultati grazie alle idee, l’impegno, le risorse economiche investite e la disponibilità dei tanti volontari – ha ribattuto il primo cittadino –. Grazie alla manifestazione sonora abbiamo ricevuto la proposta di gemellaggio da parte di Castelfidardo, patria della fisarmonica.
Penso che Tramonti possa ospitare anche grandi eventi, bisogna solamente ridurre al minimo i disagi per i cittadini, nei limiti del possibile.
Gli interlocutori economici devono parlare la stessa lingua. L’immagine della valle non si distrugge con un evento: un neo in così tanta grande bellezza non sarà sufficiente. A demolire la zona ci penseranno le persone che la vogliano isolata e abbandonata».
«Bisogna però avere il coraggio di dirsi le cose con franchezza perché con i tempi che corrono nessuno regala più nulla e ci si deve rimboccare le maniche per sopravvivere», ha concluso Bidoli.
Da parte sua il sindaco di Tramonti di Sopra, Giacomo Urban, non entra nel merito del Sonica, organizzato solo dai colleghi di Tramonti di Sotto.
«Posso però difendere a spada tratta il raduno della Famiglia arcobaleno in corso nel nostro territorio perché tutto procede bene, come ho potuto constatare di persona anche ieri recandomi in sopralluogo al malga Chiamp», ha chiosato Urban.
Di parere opposto i consiglieri regionali di Forza Italia Riccardo Riccardi e Mara Piccin, che sulla festa di Tramonti di Sopra hanno presentato un’interrogazione urgente alla governatrice Debora Serracchiani.
«Due morti e un direttore sanitario che invoca la chiusura del campus a fronte di continue emergenze igienico sanitarie possono bastare», hanno scritto i due esponenti azzurri, domandando chi abbia rilasciato le autorizzazioni e a chi spetti il compito di sgomberare l’area.
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