Pulizia del centro di Pordenone, all’opera anche i profughi

Tre volontari e un titolare di borsa lavoro hanno sistemato cartelli e cestini. Rete solidale: «Mentre si fanno queste cose sono sempre più i senzatetto»

PORDENONE. Nella seconda giornata delle pulizie straordinarie dei portici e del centro storico, sono entrati in scena anche i richiedenti asilo. Una squadra di quattro persone – tre volontari tra i profughi e un titolare di borsa lavoro, italiano, che controllava – hanno passato al setaccio cartelloni, cestini dei rifiuti e angoli di sporcizia che non venivano puliti da tempo.

Mentre l’amministrazione comunale ha ringraziato via Facebook commercianti e residenti per la collaborazione, ieri sera Rete solidale ha usato lo stesso mezzo per denuncia che, mentre si pulisce la città in vista del Giro d’Italia, ci sono sempre più persone che dormono al Bronx e che non hanno nemmeno un bagno. Una contraddizione vistosa per l’associazione.

Le operazioni di pulizia – che in questa prima fase riguarderanno corso Vittorio Emanuele – andranno avanti di 50 metri per volta fino alla metà della settimana prossima (questi i tempi previsti per pulire portici e colonne di Contrada maggiore). L’operazione è stata accolta di buon grado dai commercianti, anche se richiede la chiusura temporanea – solitamente di qualche ora – degli esercizi commerciali.

Roberto Lucio Falcomer, che di negozi in corso ne ha sette, chiede tuttavia comprensibilmente un’attenzione nella programmazione. «Io ho tre negozi uno in fila all’altro e questo significa che rischio la chiusura per almeno un paio di giorni. Spero che nell’organizzazione si tenga conto anche di queste situazioni».

Rispetto all’iniziativa l’imprenditore rilancia l’appello del sindaco. «Benissimo che il Comune si sia impegnato a fare questa pulizia, ma è importante che anche i commercianti poi si impegnano a tenere pulito lo spazio davanti ai loro negozi, come facciamo noi e non solo noi. Vi sfido a controllare – ha lanciato ieri il guanto al giornale – che questo poi avvenga nei prossimi mesi». Un impegno, questo, già richiesto anche da Ciriani e non solo ai commercianti.

Ci sono proprietà private che hanno sicuramente necessità di “una mano di bianco” e di una maggior cura da parte dei privati. Una volta che il Comune ha dato il buon esempio, sarà difficile potersi sottrarre. La pulizia straordinaria – che a maggio si sposterà poi in piazza XX Settembre, in corso Garibaldi e via Mazzini – ha un costo di 60 mila euro, sostenuto da Gea e quindi dai cittadini attraverso la bolletta dei rifiuti. Anche questo deve essere uno stimolo per tutti a fare sì che, una volta concluse le operazioni, si elevi il senso civico di tutti e tutti contribuiscano a mantenere il decoro. E non solo del centro storico.

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