Provincia invasa da sciami di moscerini

Sciami di insetti, in particolare di moscerini, stanno invadendo diverse zone della provincia. Secondo gli esperti, il fenomeno è legato in primis alle condizioni climatiche – molto variabili –, ma pure al fatto che i privati, in un’ottica di risparmio, quest’anno non avrebbero effettuato in maniera puntuale i trattamenti di disinfestazione nelle zone residenziali, tant’è che gli insetti si concentrano anche nelle aree centrali delle città.
Nella parte bassa della provincia si registra la presenza soprattutto di moscerini e mosche, mentre nelle zone alte di vespe e calabroni (questi ultimi sono stati segnalati all’Azienda sanitaria anche nell’Azzanese). «Quest’anno, il fenomeno della proliferazione di insetti volanti è molto più accentuato e diffuso rispetto al passato, tant’è che interessa tutta la provincia – ha fatto sapere Danilo Bazzana, tecnico della prevenzione del distretto Est dell’Azienda sanitaria –. Non ci sono confini entro i quali si registrano maggiori concentrazioni di insetti: i moscerini, per esempio, non si muovono soltanto vicino a frutteti e vigneti, ma anche dove sorgono campi di mais, nonché lungo le strade e nei centri abitati. Lungo l’arteria che porta da San Vito al Tagliamento a Villotta (e pure sulla Cimpello-Sequals) si possono notare colonne di moscerini ai lati della carreggiata».
Le prime segnalazioni pervenute telefonicamente all’Azienda sanitaria risalgono a maggio. «Da escludere che il problema sia legato agli allevamenti, dove abbiamo effettuato sopralluoghi e appurato che è tutto regolare – ha spiegato Bazzana –. L'invasione di insetti è stata favorita dalle condizioni climatiche e dai cambiamenti repentini di temperatura: un’estate anomala come quella di quest’anno credo non abbia precedenti. Umidità e caldo hanno agevolato la schiusa delle uova». Ma, al di là delle variazioni climatiche, il proliferare di insetti è legato anche al calo dei trattamenti di disinfestazione da parte dei privati. «Un fatto reale, connesso alla crisi – ha concluso Bazzana –, ma cui l’Azienda sanitaria, che interviene solamente nelle aree pubbliche, non può porre rimedio». (g.s.)
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