Proteste per gli odori all’allevamento di polli L’azienda supera il test
Mortegliano
Torna la protesta per gli odori emanati dagli allevamenti di polli che si trovano a poca distanza dalle abitazioni nella frazione di Lavariano. A sollevare il problema è una residente, Monica Poggi che abita a circa 50 metri dall’allevamento e che già cinque anni fa aveva denunciato ai carabinieri il disagio provocato dallo stabilimento: «Da qualche tempo il fenomeno si era notevolmente attenuato – rimarca la donna – ultimamente negli orari serali sono tornate le esalazioni e questo non permette di tenere le finestre aperte in casa. Ne consegue un disagio per la mia famiglia e per tutto il vicinato che continuamente si lamenta. Ho scritto anche all’amministrazione comunale – conclude – e mi è stato detto che se ne sarebbero occupati». Il sindaco Roberto Zuliani ha incaricato la polizia municipale di effettuare alcune verifiche. «Sono state controllate tutte le autorizzazioni – conferma Zuliani –. L’impianto risulta in regola nei parametri previsti dall’azienda sanitaria per l’allevamento dei polli».
Dal canto suo Giovanni Bernardis, titolare dal 1997 della storica azienda attiva fin dal 1970 assicura di aver investito ingenti capitali per ultimo nel 2017 per adeguare l’attività: «Siamo spesso sottoposti a controlli Asp e Arpa che non hanno mai trovato irregolarità, l’emissione degli odori è molto al di sotto dei parametri stabiliti. Però – specifica Bernardis – se c’è la bassa pressione è inevitabile l’aumento dell’odore. Il nostro è un paese agricolo nell’arco di 10 km ci sono allevamenti di polli che contano oltre un milione di capi. Inoltre ci sono allevamenti di bovini e suini che si trovano a 5/600 metri in linea d’aria distanti l’uno all’altro. La nostra è un’azienda media, conta 100 mila polli, tutto è automatizzato. Non usiamo antibiotici e i pulcini vengono vaccinati. Da parte dei veterinari che ci seguono – conclude – c’è stata in un passato recente una attestazione scritta sulla regolarità del nostro allevamento». —
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