Pronte a Palazzolo nuove case Ater: restauro da record
Il dg Toso: «È l’intervento più importante mai realizzato» Cinque palazzi ristrutturati. Ieri le chiavi a undici famiglie

PALAZZOLO DELLO STELLA. «Benvenute a casa vostra». Mariagrazia Santoro, assessore regionale al Territorio, ha accolto così le famiglie che abiteranno nei 30 alloggi Ater ristrutturati in cinque palazzine di edilizia pubblica sovvenzionata. Lavori, questi, che rappresentano il terzo lotto di un maxi intervento per la riqualificazione del quartiere di via Polesan, iniziato nel 2007 e che ha visto la demolizione e poi la ricostruzione di tre nuovi edifici.
Grazie al gioco di squadra tra Stato, Regione, Comune e Ater – e alle risorse stanziate – si è riqualificato un intero complesso residenziale (in totale 84 alloggi) realizzato negli anni Cinquanta. Prima di essere trasferiti all’Ater nel 2000, questi alloggi avevano rappresentato la prima casa per numerose famiglie fin dall’immediato dopoguerra.
«Si tratta dell’intervento più importante mai realizzato dall’Ater Udine – ha riferito il direttore generale Riccardo Toso – . Lo Stato ha finanziato 6 milioni e centomila euro, la Regione 3,2 milioni, il Comune ha partecipato con 180 mila euro e c’è stato un cofinanziamento dell’Ater per 1 milione e duecento mila euro. Le risorse complessive ammontano a 10 milioni e 739 mila euro. Nello specifico, la ristrutturazione completa dei 30 alloggi, che ha previsto il progressivo spostamento delle persone in funzione dei lavori, è costata 2 milioni e 55 mila euro. L’opera sarà completata con la costruzione di un'altra palazzina dove sono previsti 16 alloggi locati a canone calmierato».
Il progetto architettonico, realizzato dall’Ater Udine, garantirà anche miglioramenti della qualità energetica delle residenze.
Ieri c’è stata la consegna delle chiavi agli assegnatari dei primi undici appartamenti. «Questi cinque nuovi condomini sono un fiore all’occhiello della Bassa friulana» ha sottolineato il sindaco Franco D’Altilia.
Per il vicepresidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti «intervenire nella ristrutturazione dell’esistente è la nuova frontiera che apre nuovi spazi per l’edilizia e significa ridare cultura e vita ai borghi in cui siamo cresciuti».
L’assessore regionale Santoro ha ricordato la complessità dell’intervento che negli ultimi dieci anni «ha coinvolto più di 50 famiglie. Ringrazio l’Ater che è il braccio operativo della Regione nell’accompagnare le famiglie in difficoltà o che non riescono a stare sul mercato. La legge di riforma sulla casa ribadisce che la casa è un diritto e la Regione lo garantisce».
«Comunità, Stato, Regione, Comune, Ater – ha proseguito rivolgendosi alle famiglie – hanno messo energie e denaro per rendere possibile la sostenibilità del vostro abitare. Tutto questo lavoro è stato fatto pensando a voi affinché abbiate un luogo dove potere fare un progetto di vita e che dovete considerare come proprio. Non stiamo inaugurando un edificio, ma un piccolo quartiere che è un luogo in cui abitare bene e ritrovarsi. Una comunità accogliente e solidale – ha concluso – nella quale si possa guardare al vicino come a una persona con la quale condividere un percorso di vita, risiedendo nella stessa realtà».
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